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Si è svolta sabato, 10 marzo, al Comune di Avezzano, la surroga dei sei consiglieri comunali, giusta sentenza del Consiglio di Stato. Ricordiamo i nomi: Gianfranco Gallese, Roberto Verdecchia, Giovanni Luccitti, Antonio Di Fabio, Luigia Francesconi, Sonia Di Stefano, i quali subentrano ai sei dichiarati non eletti, che costituiranno la nuova maggioranza di 13, appartenenti alla coalizione Di Pangrazio; la stessa, come dichiarato dall'ex sindaco, che si è dimostrata compatta e "granitica" con la disponibilità, ad una eventuale collaborazione con il sindaco De Angelis, alla formazione di una nuova maggioranza. Tra gli interventi quello del consigliere Casciere, che ha dichiarato la sua appartenenza alla Lega, con Salvini, ma non potrà costituire un gruppo consiliare perché il regolamento non lo consente; mentre il consigliere Mario Babbo, della lista "Per Avezzano", ha rivendicato, con un ottimo intervento, la sua "civicità", ricordando al sindaco dimissionario e all'ex maggioranza, la loro arroganza e le vendette di basso livello da loro perpetrate. E poi, l'ex maggioranza, forse, ancora non ha preso atto della nuova situazione, tant'è che non si capisce (cosa mai successa nelle precedenti legislature), come mai il portavoce del sindaco, Roberto Alfatti Appetiti, sieda sui banchi della giunta (che non c'è), dopo l'azzeramento della stessa, nei giorni scorsi e come mai la presidentessa del consiglio, Iride Cosimati, abbia permesso questo abuso, quello cioè, di una permanenza sui banchi, abusiva, sebbene Alfatti sia il portavoce. Forse, preoccupata perché la nuova maggioranza avrebbe richiesto o le sue dimissioni (in quanto eletta da una maggioranza abusiva) o perché potrebbe presentare la sfiducia nei suoi confronti; non meno importante il fatto che ci sia da sciogliere anche il nodo della presenza, come consigliere comunale, di Francesco Paciotti, al posto di Annalisa Cipollone, il quale ha preso meno voti di quest'ultima nella lista "Innovazione per Avezzano". Infine, secondo alcuni rumors, ci sarebbero state delle incomprensioni tra alcuni consiglieri dell'ex maggioranza e il sindaco De Angelis. E quindi l'impressione è che il ritorno alle urne sarebbe l'unica via di uscita, considerato lo stato attuale.