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Pubblicato: 09 Maggio 2019
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Pasquale Forcella, candidato al consiglio comunale di Città Sant’Angelo con il centrosinistra di Antonio Melchiorre, è ineleggibile. A denunciarlo è Matteo Perazzetti, candidato sindaco di SiAmo Città Sant’Angelo, dopo aver chiesto alla segreteria del municipio se Forcella si fosse già dimesso dal suo incarico comunale.
Forcella, infatti, ha un contratto con il Comune ed è il responsabile
dell’ufficio di segretaria dell’attuale sindaco Gabriele Florindi. Secondo l’articolo 60 del Testo Unico degli enti locali, però, avrebbe dovuto dimettersi prima del 26 aprile, data in cui è stata presentata la lista Insieme per Città Sant’Angelo, dove Forcella figura tra i candidati al Consiglio Comunale a sostegno dell’ex segretario cittadino del Pd, Melchiorre.
La norma, infatti, afferma che la particolare posizione pubblica di un
candidato-dipendente comunale nei confronti del cittadino-elettore è, di
per sé, se non tempestivamente abbandonata, potenzialmente idonea a
condizionare la libera espressione del voto, in ragione della possibilità
che si ingenerino, tra candidato-dipendente ed elettore, rapporti tali da
poter inquinare la libertà di scegliere i propri rappresentanti senza
condizionamenti specifici.
È stato proprio Perazzetti ad avvistare, negli ultimi giorni, Forcella
mentre si recava in Municipio con alcuni cittadini. Sorto il dubbio, il
candidato di SiAmo ha poi trovato conferma da parte della segreteria
comunale delle mancate dimissioni, riscontrando quanto ribadito sia dalla
direzione centrale per gli Uffici territoriali del Governo e per le
Autonomie locali del ministero dell’Interno, che da una sentenza della
Corte di Cassazione (Sezione I Civile, sentenza 11/3/2005 n° 5449): “La
particolare posizione pubblica del dipendente-candidato, potrebbe
condizionare la libera espressione del voto del cittadino-elettore, in
forza dei rapporti che tra loro potrebbero crearsi”.
“Non rimuovere la causa ostativa alla candidatura determina l’invalidità
dell’elezione”, spiega ancora Perazzetti, “e ogni voto che andrebbe a
Forcella risulterebbe nullo. Se rientrasse in Consiglio comunale, alla
prima seduta si dovrebbe invalidare la sua carica prima di fare qualsiasi
altra cosa: il chiaro esempio di ciò che combinerebbe ancora il
centrosinistra per Città Sant’Angelo. Non sono capaci di rispettare una
norma elettorale, figuriamoci come potrebbero amministrare il Comune”.