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Pubblicato: 25 Luglio 2019
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SANTANGELO INCONTRA I VERTICI USRC
«L’incontro che ho promosso e che si è svolto ieri ritengo lascia ben sperare per la risoluzione di alcuni problemi connessi alle pratiche per la ricostruzione nel Comune di Campotosto». Con queste parole il Vicepresidente vicario del Consiglio regionale, Roberto Santangelo, ha sintetizzato gli esiti della riunione.
«Alla presenza del dott.Vincenzo Rivera, responsabile Usr di Teramo, che segue i terremoti del 2016 e 2017, e del dott. Raffaele Fico, responsabile Usrc abbiamo esaminato la situazione. In particolare relativamente al sisma 2009, il Comune di Campotosto risulta aver approvato con l’Usrc-Fossa il piano di ricostruzione con il riconoscimento di una spesa complessiva per il privato di circa 67 milioni di euro, oltre al finanziamento delle OO.PP., gli edifici strategici ed essere inserito nel piano per la ricostruzione degli edifici di culto del Mibac. A seguito dell’evento sismico del 2016, il territorio comunale – ha proseguito Santangelo – è stato inserito nel nuovo cratere, di competenza dell’Ufficio Urc nel Comune di Teramo. Addirittura, nella frazione di Ortolano – evacuata per l’evento del 2016 – abbiamo alcuni edifici che risultano di competenza dell’Ucr di Teramo, mentre altri sono affidati all’Usrc di Fossa. A Poggio Cancelli, poi, si rileva l’esistenza di una frana da un lato e dall’altro la presenza di una faglia attiva. In pratica una situazione drammatica che desta forti preoccupazioni».
«Proprio per questo ho ritenuto necessario richiamare l’attenzione dei responsabili su questo territorio, in particolare nella frazione Ortolano, sollecitato da quanti, pur volendo non abbandonare la zona, incontrano evidenti difficoltà nel sbrogliare la matassa delle pratiche burocratiche che sono già di per sé complicate aggravata dalla sovrapposizione normativa».
«Abbiamo convenuto sulla necessità di accelerare le pratiche classificate C e B, attivando direttamente i Comuni per il disbrigo delle domande, per cercare di superare quanto previsto dalla legge vigente che prevede l’esame in ordine cronologico che crea un inevitabile ritardo per quelle situazione che costituiscono la cosiddetta “ricostruzione leggera”», ha concluso Santangelo.