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Pubblicato: 18 Ottobre 2019
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“A pochi giorni dalle elezioni regionali in Umbria spunta fuori come un
fungo un decreto sul terremoto. A giudicare dalle prime anticipazioni,
oltre a non aver coinvolto i territori interessati, il governo non sembra
averne preso in alcuna considerazione le istanze da tempo avanzate”. Lo
dichiara il senatore Gaetano Quagliariello (sopra), di ‘Idea-Cambiamo’. “Se il
nuovo governo intende fare del post-sisma un terreno per ‘marchette’
elettorali’ – prosegue –, l’operazione, oltre che eticamente censurabile, è
anche fallimentare, vista la disorganicità e la povertà di contenuti da cui
il provvedimento sembra essere caratterizzato. Di fronte alla montagna di
passerelle e di parole spese siamo, a quanto pare, a un topolino che non
risolve i problemi degli umbri e mortifica le altre regioni. In Particolare
il presidente Conte è venuto nei territori promettendo ascolto e
coinvolgimento ma, se questa è la risposta, se ne deve ricavare che il
cinismo dimostrato passando da una maggioranza a un’altra opposta senza
soluzione di continuità trova, purtroppo, una conferma fin troppo
emblematica. Gli amministratori e i cittadini dei crateri – conclude
Quagliariello - reclamavano da tempo una sede di raccordo e confronto ma
per tutta risposta si vedono trasformati a loro insaputa in ‘pretesti’ per
le difficoltà elettorali della maggioranza di governo”.