quagliariello gaetano

A pochi giorni dalle elezioni regionali in Umbria spunta fuori come un

fungo un decreto sul terremoto. A giudicare dalle prime anticipazioni,

oltre a non aver coinvolto i territori interessati, il governo non sembra

averne preso in alcuna considerazione le istanze da tempo avanzate”. Lo

dichiara il senatore Gaetano Quagliariello (sopra), di ‘Idea-Cambiamo’. “Se il

nuovo governo intende fare del post-sisma un terreno per ‘marchette’

elettorali’ – prosegue –, l’operazione, oltre che eticamente censurabile, è

anche fallimentare, vista la disorganicità e la povertà di contenuti da cui

il provvedimento sembra essere caratterizzato. Di fronte alla montagna di

passerelle e di parole spese siamo, a quanto pare, a un topolino che non

risolve i problemi degli umbri e mortifica le altre regioni. In Particolare

il presidente Conte è venuto nei territori promettendo ascolto e

coinvolgimento ma, se questa è la risposta, se ne deve ricavare che il

cinismo dimostrato passando da una maggioranza a un’altra opposta senza

soluzione di continuità trova, purtroppo, una conferma fin troppo

emblematica. Gli amministratori e i cittadini dei crateri – conclude

Quagliariello - reclamavano da tempo una sede di raccordo e confronto ma

per tutta risposta si vedono trasformati a loro insaputa in ‘pretesti’ per

le difficoltà elettorali della maggioranza di governo”.