guardiagrele

Il PD che ricandida Dal Pozzo a larghissima maggioranza non corrisponde a verità.
E mentre il segretario di circolo si affanna a ripeterlo come un disco rotto, c’è quel pezzo di partito, fatto di iscritti e simpatizzanti che guarda ad un “campo largo” del centrosinistra guardiese senza personalismi che tengano e che raccoglie sempre più adesioni.
Dopo Europa Verde, alcuni sostenitori di Italia Viva ed altri esponenti del centro sinistra guardiese, registriamo con piacere la medesima volontà espressa nell'ultimo comunicato del Partito Socialista.

A tutti, senza nomi imposti, abbiamo precisato che la nostra priorità è costruire un "nuovo laboratorio politico" ed un nuovo programma condiviso per il bene della città e, alla fine il candidato, lo sceglieremo insieme col metodo più aperto, inclusivo e democratico che il nostro Statuto ci mette a disposizione: le elezioni primarie.

Non abbiamo più nessuna voglia di raccontare ai nostri elettori che questa è la migliore delle amministrazioni possibili soltanto perché, non ricandidare Dal Pozzo, equivarrebbe ad una ammissione di fallimento. Questo, per noi, è il momento di praticare una sincera autocritica su cosa si è fatto e cosa non si è fatto in questi anni ma, soprattutto, su cosa si deve fare per il futuro della città.

Il nuovo Partito Democratico deve lavorare anche qui a Guardiagrele per costruire una coalizione progressista, democratica, civica ed ecologista che sia la più ampia possibile, e rilanciare la sfida alla destra guardiese che appare priva di un qualsiasi progetto per il futuro ed incapace di rinnovarsi nella sua classe dirigente.

Nevio SALOMONE, Inka ZULLI e Gianna DI CRESCENZO, membri della Direzione regionale del PD Abruzzo.