d alfonso
   "Qual è lo stato dell'arte relativo all'applicazione delle norme
   vigenti in materia di monitoraggio delle opere pubbliche quali ponti,
   viadotti, rilevati, cavalcavia e opere similari e quali provvedimenti
   siano stati adottati o si intendano adottare per velocizzare
   l'attuazione delle norme vigenti per mettere in atto le necessarie
   misure di controllo del rischio per l'utilizzo sicuro delle
   infrastrutture e delle relative opere pubbliche al fine di garantire
   la sicurezza strutturale sia in condizioni ordinarie che eccezionali"
   sono i quesiti che il Senatore Luciano D'Alfonso, capogruppo in
   Commissione Finanze, invierà attraverso un'interrogazione al Ministro
   delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.


   "l'Italia è un Paese esposto in modo rilevante alle calamità naturali:
   i comuni interessati da aree a pericolosità da frana P3 e P4 (PAI) e
   idraulica P2 (D.Lgs. 49/2010) sono 7.145 pari dunque all'88,3% dei
   comuni italiani che è quindi esposto a un rischio medio-alto di frane
   o alluvioni - continua il Senatore D'Alfonso - il Governo centrale,
   dopo il crollo del viadotto Polcevera, nel cuore del capoluogo ligure,
   ha posto in primo piano il tema della sicurezza delle grandi opere
   infrastrutturali, soprattutto di quelle che hanno una vita di servizio
   superiore a 50 anni.


   "già in un'interrogazione a firma del sottoscritto, depositata il 2
   ottobre 2018 n. 3/00241, - conclude - chiedevo al Ministro in carica
   quali provvedimenti fossero stati assunti per garantire un piano di
   intervento che assicurasse funzionalità nel tempo ed elevati livelli
   di sicurezza dei viadotti e dei ponti ubicati sull'intero territorio
   nazionale con la massima priorità di intervento e se tali obiettivi di
   ripristino, funzionalità e sicurezza di ponti e viadotti potessero
   dunque essere conseguiti attraverso una novellazione valorizzante
   dell'impianto normativo, che obbligasse l'ente gestore ad una
   periodica analisi delle condizioni di deterioramento delle opere
   d'arte mediante la realizzazione di un "fascicolo della manutenzione"
   o di analogo strumento allo scopo di assicurare la gestione ottimale
   del bene a tutela della pubblica incolumità".


   UFFICIO STAMPA

   Dr. Antonio Caroselli

   Consulente Parlamentare

   On. Sen. Luciano D'Alfonso (sopra).