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Pubblicato: 11 Gennaio 2020
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“La qualità architettonica è importante ma occorre puntare ad un modello di centralità urbanaper far sentire gli abitanti dentro la città e non più in condizioni di marginalità”. Così, il consigliere regionale Guerino Testa (sopra), torna ad affrontare la questione sul futuro del quartiere Rancitelli di Pescara, rivolgendo l’attenzione su ciò che dovrà essere l’aspetto determinante della complessa attività di riqualificazione. “La ricostruzione di quell’agglomerato cittadino rappresenterà il primo esperimento di rigenerazione urbanadi un territorio periferico molto problematico – riprende – dunque dovrà tener conto di tutta una serie di specificità progettuali in grado di privilegiare il rapporto con il restodella città. Può apparire retorico ed, invece, il tema è centrale – sottolinea - è questo il vero elemento distintivo , perché non basta l’aspetto tecnico ma è fondamentale uno sforzo di visione in grado di individuare ciò che davvero potrà rendere quel rione di Pescara connesso ed inclusivo.Penso ai criteri di sostenibilità, agli spazi verdi, all’uso pedonale delle aree, ad un efficiente piano di trasposto collettivo unitamente ad un completo sistema di servizi di cui, invece, spesso le periferie sono prive. Rancitelli deve avere una sua caratterizzazione all’interno della città, potendo diventare anche un luogo di residenza ambita. Dunque – conclude Testa – è necessario individuare soluzioni che non si identifichino solo nella buona edificazione ma che si concentrino su un’urbanistica innovativa e funzionalecapace di cancellare definitivamente quell’ambiente auto-controllato facendolo riemergere in tutta la sua essenzialità “.