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Pubblicato: 01 Febbraio 2020
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“Le opere pubbliche si fanno nell’interesse e a tutela del territorio, non contro la città. L’attuale progetto di realizzazione della pista ciclabile di via della Pineta è semplicemente sbagliato: è impensabile oggi cancellare 45 posti auto proprio nell’unico tratto su cui insistono 25 attività commerciali che sono la linfa vitale del quartiere e della sua economia. Apprezziamo l’impegno dell’assessore Albore Mascia (sopra), ma riteniamo che su quell’opera occorra un supplemento di riflessione amministrativa e politica, dunque lo invitiamo a evitare infruttuose fughe in avanti, peraltro non condivise, e ad attendere la riunione politica di maggioranza già fissata per il 6 febbraio fermando l’annunciata ripresa del cantiere prevista per lunedì”. Lo hanno detto i consiglieri comunali di Forza Italia Ivo Petrelli, Alessio Di Pasquale e Claudio Croce in riferimento alla nota con cui l’assessore Albore Mascia ha annunciato la ripresa dei lavori di realizzazione dell’ultimo tratto della pista ciclabile in via della Pineta, nel tratto compreso tra via Pantini e via Plauto.
“Se le opere pubbliche non portano benefici al territorio semplicemente non si fanno e se i finanziamenti erogati puntano a progetti che rischiano di danneggiare il già fragile tessuto economico della città, si possono anche rifiutare, senza che questo determini alcun danno erariale – hanno sottolineato i consiglieri Petrelli, Di Pasquale e Croce -. Ricordiamo che a Pescara abbiamo fior fiori di esempi in tal senso, non per ultimo il ‘caso’ della riqualificazione e semipedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, costata alla città oltre 1milione di euro, intervento che la giunta Alessandrini ha cancellato in 6 mesi, riaprendo la strada al traffico e distruggendo la costosa pavimentazione. Eppure non ci risulta che tale iniziativa abbia avuto conseguenze dinanzi alla Corte dei Conti. Non solo: i fondi pubblici non si perdono solo per un ritardo o una modifica del cantiere, sarà piuttosto impegno dell’assessore delegato intervenire a Roma per difendere le eventuali modifiche decise. Il ‘caso’ della pista ciclabile di via della Pineta è emblematico: è un progetto che non appartiene alla maggioranza di centrodestra, ma che abbiamo ereditato, e che è oggettivamente sbagliato, come abbiamo dimostrato nel corso di ripetuti sopralluoghi sul posto con la Commissione Mobilità e nei colloqui con i residenti".
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