TUA

Oggi la ragion del contendere per la nuova cagnara sembra essere la ristrutturazione di 10 corse su un

centinaio erogate complessivamente dal trasporto regionale che, così come ad oggi svolto, è costato a Tua, e

quindi a tutti gli abruzzesi, più di un milione e mezzo l'anno in deficit (125 mila euro/mese come Paolucci ha

diligentemente sottolineato in Commissione Vigilanza) di cosa stiamo parlando?

 

Di un numero minimo di utenti che contestano corse censite nel 2018 e 2019 con presenze medie giornaliere di 4,9 utenti e di 2,9 utenti (corse che vengono anticipate o posticipate di 15 minuti, non si parte più alle 4:30 o alle 5:00 ma alle 4:45).

Siamo alla farsa eletta a diritto se alle 7/8 persone medie, che viaggiano giornalmente nelle corse oggetto di contestazione (si ripete, anticipate o posticipate di 15 minuti) gli abruzzesi decidessero di regalare 7 macchine, una a persona, la comunità abruzzese risparmierebbe 1 milione e 300 mila euro.

Non ci si può prendere in giro, non si può chiedere il rinnovo del parco macchine obsoleto e buttare 1,5 milioni di euro in demagogia. Non si possono chiedere nuove assunzioni e poi decidere che una decina di utenti drenino milioni di euro per non anticipare o posticipare le partenze di 15 minuti.

Si è accusata la TUA di muoversi in una logica ragionieristica. E' vero, il "paradiso degli eroi" non è dei ragionieri. Ma è altrettanto vero che dopo la "Madia", governo PD, le aziende pubbliche che vanno in deficit non hanno un bel destino.

Allora spiegheranno loro, questi eroi del diritto astratto, alle centinaia di lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro che con una bella mobilitazione sono riusciti a ripristinare 3/4 corse in perdita su una linea servita da centinaia di corse.

Pescara, 07.02.2020                                                          Gianfranco Giuliante