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Pubblicato: 20 Febbraio 2020
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“Cinquantamila euro per realizzare una nuova condotta lunga 150 metri che, intercettando tutti i pluviali dei palazzi di via Gran Sasso, colleghi tutte le linee allo scarico delle Ferrovie, del diametro di 3 metri, per spingere le acque verso il sollevamento, scongiurando futuri allagamenti della strada al primo accenno di pioggia. È l’opera strategica concordata oggi con l’Aca e con i residenti della via e che ora porteremo all’attenzione di giunta e uffici tecnici per riuscire a chiudere l’intero intervento entro l’anno. Nel frattempo già questa mattina, raccogliendo le istanze dei residenti, con l’Aca abbiamo fatto intervenire l’autospurgo per la pulizia di tutta la condotta fognaria, in modo da ridurre il rischio di acqua alta in caso di maltempo. Tra quindici giorni convocheremo una nuova seduta di Commissione chiedendo la presenza ancora dell’Aca, dell’Ufficio tecnico comunale e degli assessori delegati”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli al termine del sopralluogo della Commissione Ambiente in via Gran Sasso per parlare con una delegazione di residenti e di titolari di attività. Presente anche l’ingegner Lorenzo Livello per l’Aca.
“Oggi via Gran Sasso si presenta come una zona depressa, che si allaga a ogni pioggia, dunque non solo in occasione di nubifragi – ha spiegato il Presidente Petrelli, raccogliendo la segnalazione dei cittadini presenti -. Lo scorso 10 luglio poi, in occasione dell’ondata eccezionale di maltempo con grandine e pioggia, l’acqua mista a fango ha raggiunto i 70 centimetri di altezza, come testimoniano foto e video girati in quella giornata, invadendo case, garage, negozi, risalendo attraverso le condotte domiciliari fin nei piani superiori, un disastro che ha causato danni ingenti alle abitazioni e costretto molti negozi persino a chiudere i battenti, non potendo affrontare le spese di ripristino. E ora il timore giustificato dei cittadini è che al primo accenno di pioggia l’evento possa ripetersi. L’ingegner Livello dell’Aca ha spiegato che uno dei problemi dei sottoservizi di via Gran Sasso è l’assenza di separazione tra le linee delle acque bianche e nere, comune al resto della città; nello specifico, poi, fino a circa due anni fa gli scarichi sversavano tutti direttamente nel fiume, contribuendo, ovviamente, al problema del suo inquinamento. L’Aca è intervenuta installando un impianto di sollevamento al fine di convogliare gli scarichi verso il depuratore, ma creando di fatto una sorta di ostacolo che oggi, a fronte di piogge intense, non lascia defluire le acque che, quindi, tornano indietro allagando la sede stradale. Ovviamente il problema va affrontato e sanato: l’Aca ha prospettato due possibili soluzioni strutturali. La prima, la più veloce, fattibile ed economica, potrebbe prevedere la realizzazione di una nuova linea che corra lungo via Gran Sasso intercettando tutti i pluviali dei fabbricati, per poi superare un’officina meccanica esistente, scendere nel sottopasso e collegarsi alla tubazione dello scarico delle Ferrovie, che ha un diametro di 3 metri, quindi di grossa capienza, che arriva sino all’impianto di sollevamento. Complessivamente parliamo di costruire 150 metri di condotta per una spesa di 50mila euro. La seconda soluzione, più costosa e che richiede tempi più lunghi, prevede invece di collegare l’opera all’intervento del Parco depurativo, realizzando un troppo pieno prima del Ponte Flaiano e spingendo le acque fino all’impianto delle Mainarde. Secondo l’ingegner Livello, però, la prima soluzione, più economica, è già di per sé risolutiva, quindi la riteniamo anche più logica visto che ci pare di veloce fattibilità. Entro la settimana – ha ancora detto il Presidente Petrelli -, l’Aca consegnerà all’ingegner Trisi, Capo del Dipartimento Lavori pubblici al Comune, una relazione su tutte le criticità idriche della città, che vede tra le priorità la situazione di via Gran Sasso. A questo punto sottoporremo le riflessioni odierne alla giunta e al sindaco per riconvocare una nuova Commissione, alla presenza dei cittadini, tra 15 giorni per portare i primi risultati, ovvero un primo progetto preliminare, mentre dovremo trovare tra le risorse comunali circa 50mila euro per consentire la spesa. Nel frattempo, per attutire almeno gli effetti di possibili future piogge imminenti, al termine della Commissione, con l’Aca abbiamo fatto intervenire l’autospurgo per la pulizia dell’intera condotta di via Gran Sasso, un primo risultato importante arrivato subito. Ovviamente comprendiamo le preoccupazioni dei cittadini, che però rassicuriamo, ritenendo la situazione di via Gran Sasso un sorvegliato speciale”.