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Pubblicato: 21 Febbraio 2020
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C'erano una volta, nella politica marsicana, i vari Senatore Giuseppe Fracassi, Onorevole Luigi Sandirocco, Senatore Domenico Buccini (sopra), Onorevole Alberto Presutti, Onorevole Giulio Spallone, Onorevole Nicoletta Orlandi, Onorevole Nando Margutti, Onorevole Corrado Paoloni, Senatore Filippo Piccone eccetera; sugli scranni regionali siedevano da Alcide Lucci a Mario Panunzi, da Nino Bozzi a Rosina Giffi, da Nino Torrelli ad Antonio Rosini, a Ezio Stati, Giovanni D'Amico e altri ancora, in epoca recente. Sono lontani ricordi di quando Avezzano e la Marsica esprimevano consiglieri regionali della quasi totalità della provincia e con incarichi prestigiosi. Nelle ultime legislature regionali, pian piano, Avezzano e la Marsica hanno visto ridursi in maniera forte, oltre che numericamente, l'importanza dei rappresentanti del comprensorio. Nelle legislature di centrosinistra, la "parte del leone" l'ha fatta la costa; in quella, attuale, di centrodestra, la parte preponderante è della costa e dell'Aquila, soprattutto per quanto riguarda il centrodestra e, in particolare, la Lega, con l'aquilano Onorevole Luigi D'Eramo e FdI, con il sindaco dell'Aquila, Biondi (sotto), nonché con l'assessore Liris, sponsorizzati (non si capisce bene perché), dal Presidente della giunta regionale, l'abruzzese – laziale, Marsilio. Addirittura, FdI (aquilano), dopo essere stato l'artefice della caduta dell'amministrazione comunale di Avezzano, con i danni che procura un commissariamento (come anche il partito di Salvini), pretenderebbe che le liste ed eventualmente gli eletti, per le prossime elezioni di primavera, fossero ad uso e consumo degli aquilani. Con un programma, perfino (per FdI), denominato le "99 Cannelle", coordinato dall'aquilano Piero Carducci, "importato" dall'ex sindaco "trombato" Di Pangrazio e mantenuto dall'ex sindaco, decaduto, De Angelis. A questo punto, la somma, tiratela voi!