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Pubblicato: 04 Marzo 2020
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D'Alfonso: "Cura del Ferro" in Abruzzo, dieci obiettivi della mia
Giunta già individuati e raggiunti che però il nuovo Governo regionale
deve raccogliere.
Dieci importanti obiettivi, tutti finanziati grazie all'opera del mio
governo regionale, ma ancora da porre in essere. Sono costretto a
tornare, ancora una volta, sul tema del trasporto pubblico
ferroviario, di fronte all'immobilismo che noto da parte della giunta
di centrodestra, ora alla guida della Regione.
Mi riferisco, nell'ordine:
1. alla tratta Sulmona -L'Aquila - Rieti, per la quale 75
milioni di euro sono già in "pancia" e in "cassa".
2. Poi c'è, sempre per quanto riguarda il trasporto su ferro,
il raddoppio della Chieti - Pescara,con i suoi 111 milioni di
euro, tali da garantire, davvero, quella grande città
metropolitana tanto auspicata.
3. Due milioni di euro, poi, sono stati impegnati per la nuova
fermata a Martinsicuro, la quale consentirebbe un consolidamento
dell'attrattiva turistica.
4. Inoltre c'è la fermata del Freccia Bianca per Vasto-San Salvo: un
risultato conseguito da noi, che, però, andrebbe confermato anno
per anno.
5. E che dire dei 10 milioni di euro, accantonati per il
completamento della Fondovalle Sangro, sempre da un punto di
vista ferroviario? Mi riferisco, per la precisione, al percorso
che va da Quadri a Castel di Sangro. Anche qui, tutto ancora
sospeso.
6. Ma non è finita qui. Anzi, come non ricordare i 10 milioni per la
bretella di Sulmona
7. e il milione e settecento mila euro per il porto di Ortona, in
riguardo alla struttura ferroviaria?
8. Rammento anche i cinque milioni e mezzo per la piastra logistica
della Val di Sangro,
9. ma ciò che è da mettere maggiormente in evidenza è il miliardo e
556 milioni di euro per la direttrice Pescara - Roma, che si trova
nel contratto di programma Rfi-Mit.
Tutto ancora in "potenza", una "potenza" ideata e realizzata dal mio
governo regionale, che ora, però, aspetta di divenire "atto". Adesso,
infatti, serve la cantieristica. E non bisogna perdere tempo, perché
queste risorse non rimarranno in pancia all'infinito. Pertanto,
dobbiamo difendere la consistenza programmatoria, anche perché non è
che ogni volta sia necessario ripartire da zero. Io ci sono e
continuerò ad accendere luci, seppur da un distinto e altro livello
politico da quello occupato fino allo scorso anno.