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Pubblicato: 11 Maggio 2020
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COMUNICATO STAMPA
Crisi Bpb: intesa tra Comune e sindacati
per azzerare il Piano dei Commissari
che penalizza la rete delle filiali abruzzese
Nasce un fronte unico che mette insieme le sigle sindacali e le amministrazioni
comunali di Pescara e di Teramo allo scopo di tutelare la rete abruzzese delle filiali
della Banca Popolare di Bari, che sono attualmente 94 con oltre 850 dipendenti,
nell’ambito della vertenza complessiva che coinvolge i destini dell’istituto di credito
pugliese. E’ quanto emerso dall’incontro tenutosi questa mattina in videoconferenza
e al quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, il
primo cittadino di Pescara, Carlo Masci, e il collega sindaco di Teramo Gianguido
D’Alberto, presidente di Anci Abruzzo. L’obiettivo - dopo la recente presentazione
del piano industriale “lacrime e sangue” - è portare a un tavolo di confronto i
commissari che Bankitalia ha nominato allo scopo di traghettare Bpb fuori da una
crisi profonda; <ma non sulla pelle dei lavoratori abruzzesi - ha dichiarato Masci -
né a discapito del nostro territorio che soprattutto nelle aree interne ha un bisogno
fondamentale della presenza di una rete di filiali che garantiscano un sistema di
credito e di servizi a supporto delle piccole imprese e dei cittadini>. Da quanto è
emerso rispetto ai contenuti del piano, l’Abruzzo rischia un taglio del 40% per cento
della forza lavoro, inserita tra gli “esuberi”, e proporzionalmente del numero delle
filiali. Sono stati proprio i sindacati a comunicare gli esiti del secondo incontro con
l’azienda: in Puglia dunque sarebbero 12 su 76 le filiali che verrebbero chiuse, il
Molise manterrà aperte tutte le sue tre filiali e in Basilicata solo 7 su 33
chiuderebbero i battenti; ben 39 su 94 in Abruzzo, certamente la regione
maggiormente colpita. Una prospettiva gravissima per le possibilità di ripartenza
economica del territorio, soprattutto adesso che l’emergenza sanitaria rende
necessarie flessibilità finanziaria e un forte sistema di garanzie. <Siamo determinati
insieme ai sindacati – ha continuato il sindaco di Pescara – a chiedere con forza che
venga azzerato il piano dei commissari. Le sofferenze della Bpb che hanno
determinato questa grave crisi non sono a nostro avviso ascrivibili all’andamento
dell’attività aziendali in Abruzzo o all’acquisizione del controllo di Tercas e Caripe>. Il
sindaco di Teramo D’Alberto ha invocato l’intervento degli enti locali, dei
parlamentari abruzzesi e del Governo; Masci e D’Alberto hanno annunciato che nei
prossimi giorni sarà chiesto ufficialmente un incontro ai commissari.
Pescara, 11 maggio 2020