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Pubblicato: 30 Maggio 2020
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Per chi, come me, è legata a doppio filo a due territori quali la Valle Peligna e la Marsica è angosciante constatare la continua disattenzione e mancanza di progettualità riservata a queste aree. Questa volta tocca alla Marsica, sebbene dopo mesi di chiusura, dovuti all’emergenza covid, siano finalmente prossimi alla riapertura i punti di primo intervento di Tagliacozzo e Pescina c’è poco da gioire, in realtà, perché quella che si prospetta è una riapertura monca. A causa della mancanza di personale infermieristico, infatti, i due Ppi saranno attivi solo h12 e non più h24 come prima dell’emergenza coronavirus. La mancanza di progettualità della Asl1 è un vero e proprio affronto alle migliaia di utenti che gravitano intorno a questi centri. Un’azienda sanitaria, assolutamente scollegata dal territorio, che non riesce a sopperire alla mancanza di pochi infermieri, limitando di fatti i servizi erogati ai cittadini e infierendo, forse, il colpo di grazia ai Presidii di Pescina e Tagliacozzo. Il tutto nell’assordante silenzio dell’Assessore alla Sanità e del Presidente Marsilio, che ieri, a due mesi e mezzo dall’emergenza e nella prima giornata a 0 contagi, sbandierava festoso la messa in funzione dell’Ospedale covid di Pescara. È intollerabile questo atteggiamento nei confronti delle aree interne della nostra Regione, viste dal Governo come la zavorra dell’area costiera e per tanto da considerare come zone di serie B. Non siamo più disposti a tollerare un Abruzzo a due velocità. Continuerò nel mio impegno di valorizzazione delle aree interne, sempre pronta ad ascoltare il territorio e a supportare le giuste istanze di Sindaci e cittadini, pertanto sulla riapertura dei Ppi di Pescina e Tagliacozzo chiederò, insieme agli altri colleghi, l’audizione nella V^ Commissione dei Sindaci del Direttore Generale Testa. Firmato Marianna Scoccia