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Pubblicato: 25 Settembre 2020
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Giovedì 24 settembre, alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia della sospensione dell'ex presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, reo di aver sostenuto il fratello Giovanni (in corsa per lo scranno di sindaco) e non il PD, mentre alcuni iscritti al Partito Democratico hanno dato sostegno, con proprie candidature, a Giovanni Di Pangrazio. Molti cittadini, però, sostengono che tale situazione sembrerebbe costruita "ad arte" (pare che già esistesse un accordo con l'altro candidato a sindaco, Mario Babbo) per cercare un più ampio consenso; e alcuni iscritti degli eredi del Partito Comunista, addebitano proprio all'ex presidente del consiglio regionale la quasi estinzione, ad Avezzano e nella Marsica, del PD.
Alcune realtà, poi, sembrerebbero più una presa in giro (per gli elettori) in quanto, alcune liste, tipo "Siamo AZ" (con Annamaria Taccone Sindaco), ha totalizzato 97 voti di lista e "Patto Civico" (con Mario Babbo Sindaco), patrocinata dall'ex consigliere regionale, ex Movimento Sociale, ex AN ed ex FI, Emilio Iampieri, ne ha presi 241; di fatto, Iampieri, di centrodestra, si è alleato con il PD. Inoltre, la lista tanto strombazzata, "FuoriCentro", al di là dei miseri 129 voti totalizzati, presenta undici dei 20 candidati con (strano ma vero!) zero voti. Forse ci sarebbe bisogno di maggiore serietà nella compilazione delle liste.
A questo punto, scrutinate 47 sezioni su 48, notiamo che, il candidato sindaco Del Boccio ha ottenuto 96 voti in più delle liste; Stornelli più 101 dalla sua lista; Genovesi (sopra), più 120; Babbo più 533; Taccone, sempre dalle proprie liste, ha ottenuto più 662; mentre, come tre anni fa, Di Pangrazio è l'unico che ha ottenuto meno voti dalle proprie liste, per un totale di meno 570.