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Le procedure amministrativo-burocratiche necessarie per garantire, a un cittadino affetto da celiachia, il diritto alla salute e all’erogazione dei buoni pasto vanno assolutamente modificate. La denuncia lanciata attraverso i giornali dal signor Nicola Di Luca, costretto a perdere giorni di lavoro, e a fare il pendolare da un reparto all’altro della Asl per ottenere ciò che spetta alla sua bambina di dieci anni, deve suonare come un campanello d’allarme per il Governo Pd che non si accorge di disfunzioni macroscopiche. Stamane ho depositato in Regione la richiesta al Presidente Olivieri di convocazione della Va Commissione su tale problematica, seduta che si svolgerà il prossimo 4 febbraio al fine di individuare una soluzione immediata ed efficace”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri intervenendo sulla vicenda.

La storia del signor Di Luca – ha detto il Capogruppo Sospiri – è emblematica di un sistema sanitario che, nonostante le belle parole, continua a colpire i più deboli, le famiglie, i lavoratori, i bambini. Il signor Di Luca ha diritto, per la sua bambina, ai buoni pasto per i malati celiaci, ovvero ai buoni necessari per ottenere gratuitamente almeno una parte dei pasti senza glutine disponibili, fino a poco tempo fa, solo nelle farmacie, anche se oggi, fortunatamente, visto anche il diffondersi della patologia cronica, sono nati punti vendita specializzati. Ma i costi dei prodotti specifici comunque restano elevati. Purtroppo il signor Di Luca, e come lui altre migliaia di malati, sono costretti a girovagare per giorni tra i vari reparti del proprio ospedale di riferimento per ottenere firme, timbri, certificazioni e autorizzazioni che oggi si potrebbero rilasciare semplicemente utilizzando la pec, la posta elettronica certificata, alleviando sicuramente il disagio dei malati, o, nel caso di bambini o anziani, anche dei congiunti che, necessariamente, devono assentarsi dal lavoro per provvedere al necessario. I pazienti potrebbero inoltrare le loro richieste tramite mail e la Asl potrebbe concedere i propri nulla osta con la Pec, consentendo, dunque, al paziente di spostarsi una sola volta, magari per il ritiro materiale dei buoni pasto, evitando la rincorsa tra il reparto di pediatria, il Cup, l’Ufficio Prevenzione e Igiene pubblica e la farmacia dell’ospedale. E questa variazione procedurale va subito esaminata e codificata dalla Regione Abruzzo che, anziché preoccuparsi di come allontanare il cittadino dalla sanità pubblica chiudendo ospedali e reparti, dovrebbe preoccuparsi di come rendere la sanità pubblica più facilmente accessibile da parte dell’utente. Stamane ho trasmesso la richiesta di convocazione della Va Commissione regionale al Presidente Olivieri, prevedendo come oggetto la ‘Variazione delle procedure burocratiche per la richiesta dei buoni pasto per i soggetti affetti da celiachia’. La seduta – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – si terrà giovedì prossimo, 4 febbraio, e già per quella giornata dovremo dare una risposta concreta al signor Di Luca e a tutti i malati di celiachia costretti ad affrontare la sua stessa odissea”.

Pescara, 01.02.2016

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri