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Pubblicato: 15 Febbraio 2016
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Andrea Catena, consigliere del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso,
replica ad Alessio Di Carlo sulla Nuova Pescara
Le dichiarazioni del segretario regionale dei Radicali Alessio Di Carlo sono evidentemente il frutto di una affrettata lettura dei testi di legge presentati dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, oltre che di uno insufficiente approfondimento della materia.
Non ci sono organi pletorici aggiuntivi previsti ma solo un’Assemblea congiunta dei tre consigli comunali già eletti che, come è scritto chiaramente nel testo di legge, opererà senza ulteriori oneri per la finanza pubblica e dovrà elaborare lo Statuto del nuovo Comune.
Non è necessario nessun sistema sanzionatorio e nessun commissariamento, perché dal 1° gennaio 2019 ci sarà la fusione dei tre comuni con un Commissario di nomina prefettizia affiancato dai tre sindaci, come prevede la legge nazionale. Quanto all’ipotesi di Unione dei Comuni, prevista in uno dei testi di legge, è bene sapere che tutte le fusioni attualmente in atto in Italia, anche quelle riguardanti piccoli comuni, sono state precedute da Unioni di Comuni. Sfido inoltre Alessio Di Carlo a trovare un solo caso nel mondo di fusione tra comuni delle dimensioni di Pescara, Montesilvano e Spoltore che sia avvenuta in meno di 24 mesi.
Sono certo che quando Di Carlo si sarà dedicato all’approfondimento della materia converrà che la fusione di tre Comuni di medie e grandi dimensioni e la istituzione ex novo di una città di circa 200mila abitanti, evento unico nella storia d’Italia degli ultimi 70 anni, è un fatto molto serio e come tale va preso. Chi propone di approvare una legge che stabilisca che questo può avvenire in poche settimane dovrebbe avere l’onere della prova e forse dovrebbe anche farsi carico di qualche garanzia fideiussoria per gli eventuali danni nei confronti dei cittadini per i disservizi che potrebbero derivare da una fusione affrettata. E invece questa prova non viene mai fornita.
Alessio Di Carlo, che mi dichiaro pronto ad incontrare quando vorrà, dedicandosi ad una riflessione attenta, potrà riconoscere la saggezza della scelta di affidare il monitoraggio del processo di fusione all’Osservatorio tecnico, che dovrà concludere il suo lavoro con una relazione di fattibilità esauriente ed esaustiva di tutte le problematiche sul tavolo, dal bilancio consolidato all’unificazione dei linguaggi e delle procedure giuridici, contrattuali e contabilistici, dal personale al sistema informatico e così via.
Così come dovrà riconoscere il significato rivoluzionario della scelta entro 90 giorni dall’approvazione della legge regionale di avere, da subito, un sistema di cooperazione di area vasta tra i tre comuni su urbanistica, trasporti, mobilità, tutela ambientale, promozione turistica, approvvigionamento energetico, logistica e servizi pubblici locali. Daremo così declinazione istituzionale a quella domanda di migliore qualità dei servizi, efficienza ed efficacia delle funzioni urbane che il referendum conteneva.