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Pubblicato: 10 Giugno 2016
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Comunicato Foschi - Pescara – Mi piace – su richiesta analisi straordinarie delle acque mare e fiume dopo blocco impianto Aca
“Il blocco dell’impianto di sollevamento che ieri ha causato l’allagamento della corsia e del sottopasso lato monte del Ponte Capacchietti impone l’esecuzione di analisi straordinarie e urgenti sulla qualità delle acque del mare e del fiume per verificare l’impatto che, eventualmente, tale episodio ha avuto. Le pompe, infatti, hanno il compito di spingere i reflui nel depuratore, reflui che ieri si sono invece riversati prima sulla strada e dopo non sappiamo se si siano sversati nel fiume senza passare dal depuratore, visto che sicuramente non sono stati aspirati. Riteniamo sia doveroso, oltre che normativamente obbligatorio, chiedere all’Arta di eseguire subito dei prelievi per accertare la balneabilità o meno delle acque prima di domenica, quando Pescara ospiterà le gare di nuoto dell’Ironman, per garantire la tutela e la salute dei quasi duemila atleti impegnati in gara”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi Piace’ in riferimento a quanto accaduto ieri.
“Sicuramente l’episodio registrato ieri pomeriggio ha una valenza straordinaria, non tanto per l’eccezionalità della pioggia, in realtà durata pochi minuti, quanto per la sua anomalia- ha osservato Foschi – com’è possibile che poche gocce di pioggia, seppur cadute in maniera precipitosa, abbiano determinato il blocco di un impianto di sollevamento che dovrebbe soddisfare un’utenza enorme grazie alla sua portata? Un impianto, peraltro, nuovo, e che, di norma, dovrebbe anche essere dotato di un gruppo elettrogeno d’emergenza per supportarne il lavoro in condizioni di maltempo, quando anche un semplice sbalzo di corrente potrebbe causarne il black out. E poi, perché non sono scattati i semafori lampeggianti, tanto sbandierati dal vicesindaco Del Vecchio, per allertare gli automobilisti e impedire che si infilassero nel sottopasso in quelle condizioni? E dove sono finiti tutti i dispositivi di sicurezza sciorinati sempre dal vicesindaco Del Vecchio negli ultimi mesi? Evidentemente sono finiti anch’essi sott’acqua, insieme alla pompa di sollevamento. A tali quesiti cercheremo risposte anche in altre sedi, ma nel frattempo ci preoccupa gli effetti del blocco dell’impianto di ieri sulle nostre acque. I fatti sono i seguenti: una delle tre pompe ha smesso di funzionare, non ha più aspirato i reflui che quindi, invece di andare al depuratore, sono finiti sull’asfalto in superficie, allagando il sottopasso. A questo punto però sorge una domanda: quei reflui rigurgitati dalla pompa di sollevamento non sono stati aspirati, ma, con ogni probabilità, sono defluiti nella rete dell’acqua piovana, quindi non sono mai arrivati al depuratore, e il sospetto è che siano stati sversati direttamente nel fiume, ovvero nel mare. Una considerazione che oggi impone all’amministrazione comunale, alla Asl e alla Capitaneria di Porto di intervenire con massima urgenza, disponendo che l’Arta esegua dei campionamenti straordinari e urgenti sulla qualità delle acque del mare per accertarne la balneabilità o meno. Un intervento che va chiuso con massima celerità, rendendo pubblici i risultati di quelle analisi, perché tra meno di quarantotto ore Pescara ospiterà circa 2mila atleti che saranno impegnati nelle gare di nuoto dell’Ironman, un evento tradizionalmente ospitato sulla riviera nord e quest’anno spostato sulla riviera sud, proprio per i divieti di balneazione esistenti sul lungomare nord. A quegli atleti, provenienti da ogni parte del mondo, dobbiamo dare la certezza di nuotare in un mare quanto meno ‘agibile’ anche per non rischiare di danneggiare ulteriormente l’immagine della città, perché sia chiaro che il danno non è causato dal ‘chiedere chiarezza e trasparenza’, come sostiene la giunta Alessandrini, ma dai tentativi di insabbiamento, com’è accaduto lo scorso anno, quando la storia delle ordinanze fantasma prima e taroccate dopo hanno fatto il giro del Paese. È evidente – ha ancora aggiunto Foschi – che per restituire tranquillità alla città non basteranno di certo le rassicurazioni verbali del vicesindaco Del Vecchio, del sindaco Alessandrini o dell’Aca, che peraltro hanno comunicato solo dopo le 20 un fatto accaduto nel primo pomeriggio, dunque con ore di ritardo, ma pretendiamo delle certificazioni ufficiali da parte degli Enti preposti”.
Pescara 10.06.2016
Per info
Armando Foschi
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