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ORTONA IN EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA: CONSIGLIO COMUNALE NON CONVOCATO,  L’AZZARDO DI SINDACO E ASSESSORI

Sono trascorsi 10 giorni dalla nostra richiesta di Consiglio Comunale urgente per affrontare i gravissimi problemi della città: quelli sanitari e quelli economici. Due emergenze che nel sovrapporsi metteranno a terra centinaia di famiglie e attività imprenditoriali. Il sindaco Castiglione e il Presidente del Consiglio, con consueto silenzio, non convocano il Consiglio, lasciando la città nel caos amministrativo. Lui e i suoi assessori sono protagonisti di un azzardo istituzionale rischiosissimo, gestendo soldi statali e regionali in modo che solo loro sanno. Devono chiarire in Aula cosa hanno deciso, con chi prendono accordi e per quali obiettivi e in favore di chi.

In Consiglio si decidono i problemi, i progetti e le soluzioni per tutta la città. In Aula c’è la piena legittimità, trasparenza e chiarezza. Fuori da essa ci sono interessi, opacità che rischiano di sconfinate in arbitri personali.

Noi abbiamo chiesto il Consiglio Comunale perché così deve essere, il solo modo per confrontare progetti e trovare soluzioni. Alla città servono scelte forti, ai cittadini e alle imprese sostegni economici concreti. Non si può prescindere dal chiedersi perché Castiglione e i suoi assessori non accettino di ridurre le spese del Comune. Perché non c’è la benché minima volontà  di modificare un Bilancio 2020 che prevede per i cittadini tasse pesantissime. Per cosa poi. Per quali servizi?  Per garantire privilegi e interessi di chi? Per quali proposte di sostegno alle fasce più deboli economicamente?

I problemi sono già arrivati al pettine e Ortona avrà una crisi durissima. La città - glielo ricordiamo ancora una volta - si amministra dal Comune, per questo sono pagati il sindaco e gli assessori, i funzionari, i dipendenti tutti: farlo in altre sedi è doppiamente rischioso, sul piano morale e su quello delle istituzioni.

È la seconda volta che  lanciamo questo avviso. Il sindaco convochi subito un Consiglio, presenti le cifre da destinare a chi ha bisogno, dica come troverà soldi del Comune in favore di imprese e famiglie, come ridurrà le tasse. Che servizi metterà in campo per sanità, sociale, commercio, turismo, ambiente. Abbiamo atteso fin troppo risposte che non arrivano. La pazienza della città ha un limite.

I consiglieri comunali

Peppino Polidori

Angelo Di Nardo

Simonetta Schiazza

silveri giancarlo 090211 rep 01Dicono bugie come al solito. Il contributo della regione Emilia Romagna per realizzare la centrale unica del 118 a L’Aquila fu pensato congiuntamente dal sottoscritto, allora DG della Asl aquilana con l’allora capo della protezione civile di quella Regione. Questa nostra iniziativa trovò d’accordo il presidente Errani ed il presidente Chiodi. Ci furono tutti i tempi burocratici compreso il cambio del responsabile della protezione civile Emiliana e poi fu, dal sottoscritto, affidato l’incarico per la progettazione. Quando lasciai l’incarico di Direttore della Asl si occuparono della cosa, come era ovvio che fosse, i nuovi amministratori sia regionali che dalla Asl. Il voler mistificare i fatti, prendersi meriti non propri e denigrare gli avversari è purtroppo storia che da circa trenta anni a questa parte caratterizza l’azione, debbo dire in modo superbo,  i soliti personaggi che, vivendo di politica, devono almeno far finta di fare o aver fatto qualcosa, Peraltro non ho mai avvertito in nessun modo che consiglieri regionali o amministratori comunali o provinciali appartenenti alla sinistra si siano mai interessato della cosa