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d alfonso

 

D'Alfonso: "Cura del Ferro" in Abruzzo, dieci obiettivi della mia
   
Giunta già individuati e raggiunti che però il nuovo Governo regionale
   
deve raccogliere.

   Dieci importanti obiettivi,  tutti finanziati grazie all'opera del mio
   
governo regionale, ma ancora da porre in essere. Sono costretto a
   
tornare, ancora una volta, sul tema del trasporto pubblico
   
ferroviario, di fronte all'immobilismo che noto da parte della giunta
   
di centrodestra, ora alla guida della Regione.

   Mi riferisco, nell'ordine:
   
1.  alla tratta Sulmona -L'Aquila - Rieti, per la quale  75
       
milioni di euro sono già in "pancia" e in "cassa".
   
2.  Poi c'è, sempre per quanto riguarda il trasporto su ferro,
       
il raddoppio della Chieti - Pescara,con i suoi 111 milioni di
       
euro, tali da garantire, davvero, quella  grande città
       
metropolitana tanto auspicata.
   
3. Due milioni di euro, poi, sono stati impegnati per la nuova
       
fermata a Martinsicuro, la quale consentirebbe un consolidamento
       
dell'attrattiva turistica.
   
4. Inoltre c'è la fermata del Freccia Bianca per Vasto-San Salvo: un
       
risultato conseguito da noi, che, però, andrebbe confermato  anno
       
per anno.
   
5. E che dire dei 10 milioni di euro, accantonati per il
       
completamento  della Fondovalle Sangro, sempre da un punto di
       
vista ferroviario? Mi riferisco, per la precisione,  al percorso
       
che va da Quadri a Castel di Sangro. Anche qui, tutto ancora
       
sospeso.
   
6. Ma non è finita qui. Anzi, come non ricordare i 10 milioni per la
       
bretella di Sulmona
   
7. e il  milione e settecento mila euro per il porto di Ortona, in
       
riguardo alla struttura ferroviaria?
   
8. Rammento anche i cinque milioni e mezzo per la piastra logistica
       
della Val di Sangro,
   
9. ma ciò che è da mettere maggiormente in evidenza è il miliardo e
       
556 milioni di euro per la direttrice Pescara - Roma, che si trova
       
nel contratto di programma Rfi-Mit.

   Tutto ancora in "potenza", una "potenza" ideata e realizzata dal mio
   
governo regionale, che ora, però, aspetta di divenire "atto".  Adesso,
   
infatti,  serve la cantieristica. E non bisogna perdere tempo, perché
   
queste risorse non rimarranno in pancia all'infinito. Pertanto,
   
dobbiamo difendere la consistenza programmatoria, anche perché non è
   
che ogni volta sia necessario ripartire da zero. Io ci sono e
   
continuerò ad accendere luci, seppur da un distinto e altro livello
   
politico da quello occupato fino allo scorso anno.

marcozzi sara poltronavirus


Consiglio interrotto per mancanza di numero legale. Oggi la maggioranza di centro destra ha palesato la sua profonda spaccatura interna quando la Lega ha abbandonato l’aula e, di fatto, ha interrotto la prosecuzione dei lavori.
La vera emergenza in Abruzzo è quella del PoltronaVirus – afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi commentando la chiusura anticipata della seduta- La giornata di oggi è la rappresentazione perfetta del modo di lavorare del centro destra: prima convocano un ordine del giorno fondato su nomine e modifiche statutarie per aggiungere poltrone e aumentare gli stipendi, poi litigano perché non trovano l’accordo e bloccano i lavori, facendoci perdere tempo che avremmo potuto impiegare molto meglio per l’Abruzzo.
Siamo da sempre contrari a questo modo di operare - incalza Marcozzi – e abbiamo voluto ribadirlo presentandoci in aula con una maglietta eloquente, che ha messo nero su bianco il dissenso del gruppo M5S sulla legge che istituisce la surroga anche per la figura del Sottosegretario, equiparandola a quella dell’Assessore. Un dissenso che non cambia a seconda della posta sul tavolo ma che si basa su principi di priorità per l’Abruzzo e gli abruzzesi. Invece oggi Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia non hanno portato avanti le priorità dei cittadini, ma hanno messo in pubblica piazza le loro clamorose spaccature interne squalificando l’intera istituzione del Consiglio regionale. Invito fin da ora la maggioranza a chiudere questa pagina fondata su un vergognoso “poltronificio” non rimettendo all’ordine del giorno della prossima seduta le stesse leggi. Stanno restituendo una pessima immagine dell'Abruzzo in tutto il Paese. È il momento di parlare delle vere priorità della nostra Regione, di sanità, di strade, di lavoro, di infrastrutture. Queste sceneggiate sono più ammissibili”. Conclude Marcozzi.