Politica

emiciclo tre

In base all'articolo 146 del "Regolamento Interno dei Lavori del Consiglio regionale" la durata della Commissione d'inchiesta è stabilita in sei mesi, al termine del quale conclude i lavori con una relazione che viene inviata al Presidente Lorenzo Sospiri e ai consiglieri regionali. Con la relazione la Commissione può proporre al Consiglio iniziative e provvedimenti da assumere. Nello svolgimento dell'inchiesta, la Commissione può richiedere agli Uffici della Regione, nonché agli Enti ed Istituti da essa dipendenti ed alle società partecipate dalla Regione, tutte le informazioni utili all'espletamento dell'inchiesta, senza che ad essa sia opponibile il segreto d'ufficio, e può altresì convocare persone che possano fornire informazioni utili al completamento dell'inchiesta. Tra i compiti della Commissione si ricordano: svolgere indagini al fine di verificare l'esatto stato del procedimento, le attività svolte e gli interventi necessari a garantire nel più breve tempo possibile l'avvio e la conclusione degli interventi di bonifica e reindustrializzazione; accertare le motivazioni che impediscono l'avvio delle procedure di bonifica nonostante lo stanziamento dei fondi; effettuare una ricognizione degli atti e dei provvedimenti adottati e delle ragioni alla base del mancato avvio delle attività di bonifica a distanza di otto anni dalla norma che ha disposto il finanziamento delle opere di bonifica e di sedici mesi dall'aggiudicazione della gara relativa agli interventi di bonifica; disporre l'acquisizione degli atti, le audizioni, ed ogni altra attività utile a tali accertamenti, ivi compreso verificare la disponibilità della somma pari a 1,5 milioni di euro che la Regione, su richiesta del Ministero per l'Ambiente, ha impegnato per consentire la copertura dell'importo necessario agli interventi di bonifica; acquisire elementi in merito ad eventuali omissioni o inadempimenti che abbiano determinato l'attuale situazione di stallo.

 

d alfonso

In una interrogazione al ministro dei trasporti, il senatore Luciano D'Alfonso (sopra), chiede di sapere quali siano i provvedimenti adottati o che lo stesso ministro intenda adottare per garantire, con la massima celerità, un piano operativo che contemperi, da una parte, la messa in sicurezza dell'infrastruttura autostradale e, dall'altra, una gestione ottimale del traffico che porti al rispristino della funzionalità del tratto autostradale A14 compreso tra il sud delle Marche e l'Abruzzo, in quanto, si ribadisce, non sono ulteriormente accettabili i fenomeni di congestione veicolare di questi giorni, e le gravi conseguenze che ne derivano in termini di sicurezza, di impatto ambientale e danno economico all'utenza.

Ciò, a seguito dell'ordinanza della direzione del VII tronco di Autostrade per l'Italia, in vigore dalla mezzanotte del 4 ottobre e fino a nuova disposizione dell'autorità giudiziaria, con cui è stata disposta la chiusura della corsia regolare di marcia e di quella di emergenza nel tratto autostradale A14 compreso tra il sud delle Marche e l'Abruzzo.