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avezzano municipio

Si comincia a pensare seriamente alle prossime elezioni comunali ad Avezzano, nel 2020, anticipate per la caduta dell'ex sindaco De Angelis. In queste settimane sono usciti diversi nomi, quelli di più candidati sindaci che di candidati consiglieri ed i partiti ed i comitati civici, stanno pensando a chi affidare, eventualmente, la guida della città di Avezzano. Ultima novità (è di qualche giorno), la costituzione di una importante aggregazione con l'organizzazione di Enzo Sebastiani, il quale ha avuto tantissime adesioni sui social. Tra le priorità della sua piattaforma programmatica, oltre ai problemi in merito all'occupazione, sanità, tribunali, ex Micron, Sebastiani avrebbe messo in evidenza due importanti argomenti: il primo inerisce l'apertura di un casinò, che avrebbe, sicuramente, un impatto benefico su Avezzano e la Marsica ma, soprattutto, rilevante è, sempre come da programma, la proposta di riapertura delle case chiuse, con l'inevitabile conseguenza dell'eliminazione della prostituzione di strada.

 

basile francesco

Dopo la visita (con un occhio, molto atteso, alle periferie), del segretario del PD, Ceglie, in via Brunelleschi, ad Avezzano, che ha detto testualmente, in merito alle prossime elezioni comunali della primavera 2020, che “Non siamo santoni che camminano sull’acqua ma dobbiamo fare tesoro del passato e aprirci alle liste civiche che condividono i nostri principi. Riteniamo che l’onda di estrema destra che sta travolgendo l’opinione pubblica possa essere arrestata con un progetto

comune", Ceglie parla, tra le altre cose, di liste da comporre e di un programma. Ma il comitato delle periferie, "Fuoricentro", evidenzia alcune contraddizioni e si chiede: quale Programma? Come possiamo pensare a delle alleanze? “Fuoricentro", presieduto da Francesco Basile (sopra), una lista completa ce l’avrebbe e piena di nomi, che potrebbero essere contemplati da un'altra lista ancora. Se un programma da condividere ancora non c'è, come si può pensare di comporre due liste? Forse un esame di coscienza all'interno del partito andrebbe fatto, sempre secondo "Fuoricentro", per evitare che il PD resti al palo.