Politica

lobene fabrizio 211013 rep 07

"Spiace dover perdere tempo per rispondere a Roberto Giovagnorio che non è un membro del CDA di Confagricoltura L'Aquila di cui il sottoscritto è Presidente, ma semplicemente un rappresentante politico in seno al Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica. Spiace che a distanza di cinque anni il consigliere Giovagnorio non abbia ancora appreso i ruoli e le funzioni degli organi del Consorzio, ci spiace se si sia sentito offeso ma abbiamo solo ricordato al Presidente Gino Di Berardino come stanno i fatti". Afferma Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L'Aquila

L'articolo con il quale abbiamo lamentato la perdita della fiducia dei rappresentanti di Confagricoltura nei confronti del Presidente di Berardino non aveva nulla contro gli altri Consiglieri eletti e nominati, ci siamo limitati a ricordare ai rappresentati politici al Consorzio che il comma 2 dell'art. 1 della L.R. 12 agosto 2005, n. 27<http://www.consiglio.regione.abruzzo.it/leggi_tv/abruzzo_lr/2005/lr05027.htm>  stabilisce che "i nominati dagli organi di direzione politica in seno ai Consigli dei Consorzi di bonifica decadono all'atto di insediamento del nuovo Consiglio regionale, salvo motivata conferma nei successivi 180 giorni. Per cui il giorno 9 settembre P.V. il Presidente Di Berardino oltre ad aver perso l'appoggio dei quattro rappresentanti di Confagricoltura perderà anche quello dei nominati "salvo motivata, quanto improbabile, conferma".

"Se Confagricoltura ha preso questa decisione chiedendo le dimissioni di Di Berardino anche prima del 9 settembre è frutto delle sue sconsiderate e solitarie iniziative non ultima la fallimentare riunione di questa mattina alla quale, nonostante l'enfasi di ben due comunicati stampa, è stata disertata da quasi tutti i politici e sindaci del territorio.

Presenteremo subito una mozione motivata di sfiducia individuale verso Di Berardino, come previsto dallo Statuto e, se vi sarà un'altra maggioranza, si eleggerà un nuovo Presidente perché il Consorzio di Bonifica non ha bisogno di un Commissario", conclude Fabrizio Lobene (sopra).

 

(Comunicato giunto in redazione, a firma del Direttore di Confagricoltura Regionale, Stefano Fabrizi).

 

 

sospiri lorenzo 010715

"La Regione Abruzzo si dota del Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, ovvero quella

figura professionale che, sul nostro territorio, vigilerà in maniera rigorosa e serrata affinchè non si

verifichi mai una vergogna come il ‘caso’ Bibbiano. È già stato pubblicato l’Avviso per intercettare

tutte le migliori candidature che dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione sul

Burat e a brevissimo disporremo di una persona competente, con conoscenze giuridiche e sociali

specifiche, che andrà a difendere i diritti dei bambini, degli adolescenti e più in generale delle

famiglie”. È il commento del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ufficializzando la

pubblicazione dell’Avviso.

Il mondo dell’infanzia è un perno del nostro concetto di società e va tutelato in ogni modo – ha

sottolineato il Presidente Sospiri – per questo, ancor prima che esplodesse lo scandalo di Bibbiano,

con decine e decine di bambini ingiustamente sottratti alle proprie famiglie d’origine per

affidamenti che oggi si starebbero rivelando illegittimi, avevamo deciso di individuare una figura

professionale specifica che si occupasse della materia, con funzioni di vigilanza e con pieni poteri.

Una figura parallela a quella del Garante dei Diritti dei detenuti, proprio perché è dovere specifico

delle Istituzioni assicurare il rispetto dei diritti di tutti, oltre che, ovviamente dei doveri. Il dramma

di Bibbiano, dove amministratori senza scrupoli, con la complicità di assistenti sociali, medici e

altre istituzioni, hanno smembrato famiglie causando danni e sofferenze inimmaginabili e

probabilmente irrecuperabili a bambini innocenti e ai loro genitori, senza che ci fosse, com’è

emerso oggi dalle indagini della Magistratura, alcuna forma di controllo sull’operato di quelle

figure professionali, nonostante le ripetute segnalazioni, persino le denunce delle famiglie originarie

dei piccoli sottratti, ha ulteriormente rafforzato in noi la convinzione circa la necessità di tale figura

affinchè nella nostra regione non possa mai verificarsi una ‘Bibbiano’, una vergogna sulla quale,

peraltro, sta scendendo un inspiegabile, ingiustificabile e deprecabile silenzio collettivo, soprattutto

sulla figura dei pubblici amministratori che, almeno in questa fase delle indagini, risulterebbero

coinvolti. Il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza che la Regione Abruzzo andrà a

individuare non sarà scelto a caso, ma dovrà avere delle specifiche competenze giuridiche, sociali,

psicologiche e umanistiche e soprattutto dovrà dimostrare sul curriculum di avere alle spalle

un’esperienza almeno quinquennale nel campo del sostegno all’infanzia, della prevenzione del

disagio e dell’intervento sulla devianza minorile. Per autunno inoltrato riteniamo di poter procedere

con l’individuazione del professionista il quale – ha aggiunto il Presidente Sospiri (sopra) – dovrà

cominciare subito il proprio lavoro operando in sinergia con tutte le altre Istituzioni che si occupano

del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza per accendere non uno, ma mille riflettori sui diritti dei

più fragili”.

 

(Comunicato giunto in redazione.)