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- Pubblicato: 06 Ottobre 2020
Amministrative 2020: Giovanni Di Pangrazio, dopo la vittoria al ballottaggio, meritata, torna a palazzo di città per la seconda volta, grazie alle otto liste che lo hanno sostenuto. Al ballottaggio, mentre Tiziano Genovesi ha sostenuto il confronto con le sue sole quattro liste, il nuovo sindaco ha avuto l'appoggio di Mario Babbo, con le sue sei liste (bocciato) poi salito sul "carro dei vincitori", di Antonio Del Boccio con due liste (bocciato come sindaco, eletto consigliere comunale) e, di fatto, ha avuto il sostegno delle quattro liste che hanno appoggiato Annamaria Taccone, favorendo Di Pangrazio, spingendo in avanscoperta dei propri candidati. E, cosa strana, i vertici di Forza Italia, veri responsabili dello sfaldamento del centrodestra, a Chieti e ad Avezzano, si dichiarano "centrali nella coalizione di centrodestra" ma di fatto, sono "spariti" e, in questi anni, hanno fagocitato i voti del Cavaliere ottenendo, in particolare ad Avezzano, un misero 5,05%. Tutto a causa di vendette personali dei dirigenti del partito di Berlusconi, con il risultato della consegna della città alla sinistra. Quest'ultima, nello specifico il PD, lunedì pomeriggio ha festeggiato con bandiere e con dirigenti provenienti da tutto l'Abruzzo, la vittoria di Giovanni Di Pangrazio, dimenticando di aver sostenuto come candidato sindaco Mario Babbo, poi sconfitto e raccogliendo, con la propria lista, il 4,64%, ovvero il risultato peggiore degli ultimi anni, contro oltre il 10% di tre anni fa, quando il PD sostenne Di Pangrazio, perdente. Insomma, c'è poco da festeggiare, considerato anche che Genovesi, effettivamente, ha combattuto da solo contro tutti e che la Lega è il primo partito ad Avezzano e a Chieti.