Politica

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Mancano 20 giorni alla presentazione delle candidature per le elezioni regionali, sia per la presidenza, così come per il consiglio regionale. I partiti Lega e M5S hanno formalizzato da tempo le candidature; i pentastellati hanno anche indicato il candidato alla presidenza nella persona di Sara Marcozzi. In queste ultime ore è stata formalizzata, per il centrosinistra, la candidatura a presidente della giunta dell'ex vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini. A 51 giorni dalle votazioni, previste per il 10 febbraio 2019, il centrodestra ancora non dà il via definitivo al senatore Marco Marsilio come candidato alla presidenza. Così come, per quanto concerne le liste del centrodestra, dell'eventuale sostegno a Marsilio (indicato da Fratelli d'Italia), ancora non viene ufficializzato alcun nome. Anzi, sembrerebbe che dopo il caos provocato in provincia dell'Aquila dalla presa di posizione dell'onorevole Antonio Martino, commissario provinciale per Forza Italia, con conseguente abbandono di cinque consiglieri al comune dell'Aquila e relative fuoriuscite, la riconferma del forzista consigliere regionale uscente, (il marsicano Emilio Iampieri, sopra), possa essere fortemente a rischio.

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REGIONALI ABRUZZO: QUAGLIARIELLO (IDEA), PER CENTRODESTRA TEMPO E’ SCADUTO

“Ho più volte affermato di non aver condiviso le modalità con le quali il tavolo nazionale del centrodestra ha affrontato la scelta dei candidati governatori per le Regioni chiamate prossimamente al voto. Detto questo, un riassunto delle puntate precedenti mi pare d’obbligo”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’. “Fratelli d’Italia, partito al quale il tavolo ha assegnato la candidatura per la presidenza dell’Abruzzo – ricostruisce Quagliariello -, ha designato una terna e, all’interno di questa, ha dato un’indicazione preferenziale per il senatore Marco Marsilio. Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, qualche giorno fa, ha aderito a tale indicazione. Ieri anche l’Udc, non presente al tavolo nazionale, per bocca del segretario Lorenzo Cesa ha dato il suo nulla osta. Solo alcuni giorni fa, il coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, in un’intervista, ha affermato la non esistenza di veti sui nomi della terna. Giunti a questo punto - prosegue -, sarebbe irresponsabile oltreché incomprensibile mettersi nelle condizioni, non ufficializzando la candidatura di Marsilio, di rischiare di perdere una partita che i sondaggi continuano a dare per vinta. Anche perché, essendo le elezioni il 10 febbraio e il Natale alle porte, i tempi per poter raccogliere le firme necessarie per presentare liste non partitiche iniziano a scarseggiare, e non credo che il centrodestra voglia limitarsi a una somma di interessi partitici. Alla luce della situazione che si è delineata, e visto che i candidati degli altri schieramenti sono già ufficialmente in campo e operativi – conclude Quagliariello -, come parlamentare eletto in un collegio uninominale in rappresentanza del centrodestra avrei sentito il dovere di questo richiamo alla responsabilità qualunque fosse stato il nome del presidente scaturito dalla consultazione tra le principali forze della coalizione”.