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Una città come Avezzano, oggi più che mai, sente il bisogno di ritrovare quella pace sociale persa ormai da qualche tempo. Ancor di più si trova nella necessità di analizzare e risolvere problematiche e di arrivare a soluzioni concrete per il reale benessere del territorio.

Questioni come lo spostamento del mercato ed il Tred, seppur importanti, avrebbero dovuto essere risolte celermente ascoltando e recependo le esigenze della città, senza totalizzare il dibattito politico locale per oltre un anno a scapito di questioni altrettanto importanti

Chi sta pensando in questo momento di poter rappresentare Avezzano, deve guardare al suo futuro con amore, la deve vedere con indosso il suo vestito più bello, ma nella consapevolezza che di problemi ce ne sono parecchi e che questi debbano essere risolti.

Allora mi viene da pensare alla necessità che la classe dirigente che guiderà la nostra Città non potrà fare a meno di sottolineare le carenze del nostro pronto soccorso; l’affanno del poco personale sanitario che lì lavora e le interminabili code che gli utenti sono costretti a sopportare.

È notizia di ieri che in 3 delle 4 Asl abruzzesi siano state previste, nei prossimi 3 anni, 1157 nuove assunzioni e che 519 di queste riguarderanno la provincia di L’Aquila.

Il nostro compito, in primo luogo da cittadini che a questa Città vogliono bene, deve essere quello di vigilare e pressare affinché parte del nuovo personale vada a rafforzare il nostro pronto soccorso ed il nostro ospedale.

Certamente qualcuno dovrà provvedere anche in futuro a far sentire la nostra voce circa la carta dei corridoi Ue che oggi vede l’Abruzzo isolato.

Mi auguro ed anzi sono certo che in questa fase ben saprà farlo il Commissario prefettizio che oggi guida Avezzano e che certamente parteciperà alla prossima riunioni che a giorni si terrà a Chieti.

Se nella mappatura delle reti di trasporto transeuropee si riuscisse a far inserire la tratta Civitavecchia-Pescara, certamente Avezzano ne trarrebbe enormi benefici, vuoi perché rappresenta un punto di snodo fondamentale, vuoi perché sulle tratte inserite in mappa verrebbero convogliati enormi finanziamenti europei.

Allo stesso modo mi auguro che Avezzano sia in grado di far sentire la propria voce affinché venga istituita una zona economica speciale (Zes) con una legislazione economica più favorevole che possa attrarre maggiori investimenti.

Ritengo pertanto che sia il momento di avviare una seria riflessione circa la necessità di cessare con le inutili beghe tra le varie componenti politiche del territorio e con il livore che ormai da tempo attanaglia la vita politica cittadina, affinché si possa dar vita ad una nuova fase politica ed amministrativa che pensi al futuro di Avezzano e di coloro che quotidianamente la vivono.

Mario Babbo