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- Pubblicato: 26 Novembre 2024
PESCARA: TRUFFA CONTRIBUTI COVID E RICICLAGGIO, SEQUESTRI PER 12 MLN
– Un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati: emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al
pagamento delle imposte, illecita somministrazione di manodopera, truffa ai danni dello Stato per indebita percezione di contributi pubblici legati
all’emergenza da Covid-19, intestazione fraudolenta di valori, autoriciclaggio, riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti. In tale contesto, oltre 50
finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno eseguito, dalle prime ore della mattina, un decreto di sequestro preventivo emesso
dal gip del Tribunale di Pescara, oltre a diverse perquisizioni disposte dal sostituto procuratore Andrea Di Giovanni. Secondo l’ipotesi investigativa il
sistema fraudolento è stato realizzato da una famiglia imprenditoriale pescarese con la collaborazione di un commercialista avente studio nel chietino,
attuando un vero e proprio sistema di pianificazione fiscale attraverso il quale le compagini societarie dotate di effettiva consistenza aziendale
utilizzavano le fatture emesse da società cartiere prive sia di struttura logistico-amministrativa che di consistenza patrimoniale/finanziaria
(cooperative di manodopera ed Srls che fungevano unicamente da “serbatoi” di forza lavoro), così da giungere al punto di pareggio in cui costi e ricavi di
un’azienda sono equivalenti (break even point), con lo scopo di ridurre artificiosamente il carico impositivo.