Cronaca

cocaina

TERAMO: AVEVA IN CUCINA 1 KG E 400 GRAMMI DI COCAINA,ARRESTATO

– Nel corso di uno specifico servizio finalizzato a contrastare il traffico illecito di stupefacenti, personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo,
Sezione Antidroga, ha arrestato in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio, un italiano 61 enne con pregiudizi di Polizia, residente a Valle
Castellana.Nella sua abitazione,sono stati rinvenuti 1, 4 kg di cocaina. Lo stupefacente, sequestrato a seguito di perquisizione, era ben riposta nelle
suppellettili presenti nel vano cucina, occultata in un contenitore con all’interno del riso, utilizzato per evitarne il deterioramento. Dopo l’udienza di
convalida, su richiesta della Procura della Repubblica, all'uomo è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.

 

COLOGNA SPIAGGIA: ACCUSE CAMBIATE

- C’è una svolta nella vicenda dell’aggressione avvenuta la mattina del 13 luglio del 2019 al distributore di benzina Ip di Cologna Spiaggia, a Roseto, quando
per futili motivi il 44enne Giuliano De Silvio ha sferrato un pugno in testa al benzinaio Gianfranco Pigliacampo, provocandogli lesioni gravissime per cui è in
corso un processo. De Silvio adesso è anche indagato per omicidio preterintenzionale. Il nuovo fascicolo, le cui indagini sono in corso,è stato aperto in seguito
all’invio degli atti alla procura da parte del tribunale al termine dell’ultima udienza del processo per lesioni gravissime, durante la quale è emerso che lo
scorso aprile Pigliacampo, che era parte civile, è deceduto a 53 anni al policlinico Gemelli di Roma.Secondo il suo legale,il benzinaio sarebbe morto «in seguito
a quell’evento». Ma per poterlo confermare, la procura dovrà eseguire ulteriori accertamenti.

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ROSETO DEGLI ABRUZZI: FALSI ARREDI

- Scoperto dalla GdF di Teramo un laboratorio artigianale che produceva fedelmente costosi componenti di arredo di un noto marchio di arredamento.
Nell'ambito dei controlli svolti sul territorio dai Finanzieri, è stato controllato un furgone che trasportava tavoli e sedie, e di cui il trasportatore non è
riuscito a fornire la documentazione idonea a individuarne la filiera commerciale, dichiarando di averli acquistati, per sé e per terzi, presso un laboratorio
di Roseto degli Abruzzi, attraverso una nota piattaforma di compravendite online. L’intervento poi dei militari presso il laboratorio – prontamente individuato –
ha permesso di rinvenire il punzone in ottone utilizzato per la marchiatura a fuoco dei prodotti, oltre a ulteriori beni contraffatti della stessa specie, pronti
per essere immessi in mercato. È stato, altresì, deferito alla competente A. G.il presunto autore del reato. L’attività di servizio ha permesso di sottrarre dal
mercato del falso beni del valore di circa 90mila euro, impedendo il consumarsi di truffe, anche online, in danno di potenziali ignari acquirenti.