Cronaca

tagliacozzo ospedale rep 05

Il Comitato regionale per la difesa dei Presidi Ospedalieri minori e dei punti nascita di Abruzzo ed il Comitato Civico per la difesa del Presidio Ospedaliero Umberto I di Tagliacozzo, hanno impugnato il piano sanitario regionale che, si legge nel comunicato stampa, violerebbe quanto previsto nell’Intesa Stato-Regioni del 2014, dal momento che la zona interessata (quella dell'ospedale di Tagliacozzo), particolarmente montuosa, è soggetta nei lunghi mesi invernali a numerose intemperie le quali rendono la viabilità spesso molto difficoltosa se non addirittura impraticabile; d'estate, poi, la stessa area è piena di turisti, che spesso diventano pazienti ospedalieri. Il Piano Sanitario impugnato, invece, non soltanto non conterrebbe alcuna adeguata motivazione che possa giustificare una dismissione nel Presidio di Tagliacozzo del servizio di Pronto Soccorso, ma si porrebbe in contraddizione con una decisione già espressa dalla Regione in merito alla necessità ed all’opportunità di mantenere il pronto Soccorso in una struttura già esistente e centrale per molti altri comuni, perfettamente operante e con alto numero di accessi , quale quella di Tagliacozzo.

celano

E’ morto fra Diodato, l'umile francescano che era stato di comunità in tanti conventi del comprensorio e in particolare al Santuario della Madonna dell’Oriente a Tagliacozzo e a quello francescano di Balsorano. Ora si trovava a Celano, nel convento dei minori di Santa Maria Valleverde. Il frate era originario della Valle Roveto, di San Giovanni, frazione di San Vincenzo Valle Roveto. Se n'è andato a 72 anni.

municipio avezzano

I lavoratori siciliani della Vesuvius in sciopero per salvare i loro posti di lavoro e quelli ad Avezzano. “Solo il governo nazionale può intercedere con la multinazionale Vesuvius per una soluzione positiva della vertenza”. Questa la conclusione a cui sono arrivate le segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil al termine dell’assemblea di questa mattina con i 105 lavoratori dello stabilimento di Macchiareddu che dal 31 dicembre, per la decisione dell’azienda di chiudere, si troveranno senza un lavoro. La vertenza ritornerà sul tavolo del Ministero dello Sviluppo economico il 18 ottobre, alle 15. Per lo stesso giorno i sindacati hanno proclamato 24 ore di sciopero, dalle 6 del 18 fino alle 6 del 19. Intanto è in atto la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori (oltre ai 105 di Assemini ci sono gli 86 di Avezzano).