Cronaca

teramo tribunale

TERAMO: INSOLITO STALKING

- Finisce in tribunale un rapporto tra vicini di casa che è andato ben oltre le normali liti e le solite discussioni.In questo caso l’inquilina che è
stata appena rinviata a giudizio, una teramana 60enne, si è spinta fino a perseguitare un suo vicino di casa un 60enne,tanto da essere ora accusata
di stalking. A denunciarla è stato il 60enne che ha avuto la sfortuna di ritrovarsi ad abitare in un appartamento con annesso giardino che si trova
al piano terra dello stesso palazzo dell’attuale imputata. Per anni, insomma, le presunte persecuzioni sarebbero andate avanti a colpi di pietre e
spazzatura. Secondo l'accusa, infatti,le reiterate molestie messe in atto dalla donna contro il suo vicino di casa sarebbero consistite nel lanciare
i rifiuti e i sassi dal balcone del proprio appartamento nel giardino e sul balcone di pertinenza dell’altro.

carabinieri

PRATOLA PELIGNA: AUTO IN FIAMME

- Brucia un'auto a Pratola Peligna, in via XXIV Maggio. La vettura è stata data alle fiamme attorno alle 4 del mattino. Dopo l'intervento dei vigili
del fuoco di Sulmona per spegnere il fuoco, e quello dei carabinieri della locale Stazione, le indagini sembrano portare ad un evento di origine
dolosa. Il sospetto è che questo ultimo episodio sia legato a quanto avvenuto lo scorso 24 gennaio, quando furono esplosi colpi di arma da fuoco
contro i portoni d’ingresso di due abitazioni della zona. Il proprietario dell’auto andata a fuoco sarebbe infatti la stessa persona presa di mira
mesi fa.

l aquila corte appello

L'AQUILA: CONDANNE CONFERMATE

- Sul crollo della Casa dello Studente, la Corte d’ Appello civile dell’Aquila conferma le responsabilità civili e le condanne risarcitorie (per un
milione e 200 mila euro) di Regione e Azienda per il diritto allo studio (Adsu), rigettando gli appelli proposti dai due enti ritenendoli «infondati»
L’appello ha sottolineato i profili di responsabilità dei due enti: la Regione in quanto ente proprietario del bene, e l’Adsu in quanto gestore,
all’epoca in cui furono eseguiti i lavori di trasformazione del palazzo Angelini a studentato per universitari fuori sede, omettendo qualsiasi
intervento di consolidamento strutturale atteso che l’immobile era già stato ritenuto da Abruzzo Engineering (ente regionale) fabbricato con
“criticità strutturali”.