PESCARA: SPACCIATORI A "EMISSIONI ZERO"

- Nell’ambito dei controlli antidroga disposti nel centro cittadino, la Sezione Antidroga della Squadra Mobile ha individuato un uomo di 43 anni ed una donna di 41, entrambi pescaresi, disoccupati e con precedenti penali, poi risultati dediti allo spaccio di stupefacenti, utilizzando per le consegne una bici elettrica ed un monopattino al fine di evitare controlli. A seguito di un mirato servizio, gli operatori hanno individuato in un B&B la base operativa dei due indagati, all’interno del quale sono state rinvenute svariate dosi di cocaina e crack, oltre a materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione ed appunti relativi ai clienti ed alla contabilità. Inoltre, la perquisizione ha consentito il rinvenimento di 7 boccette di metadone da 25 ml. e 4 da 10 ml., per le quali gli indagati non avevano alcuna certificazione medica che ne legittimasse la detenzione. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e la coppia denunciata in stato di libertà.

TERAMO: ATTI INTIMIDATORI

- Gli hanno bruciato l’auto per un debito di droga non saldato, ma adesso in due, entrambi albanesi, sono stati condannati in 1o grado a 10 anni e 4 mesi complessivamente di reclusione per estorsione e rapina, e per loro è stato anche disposto un provvedimento di espulsione. A denunciarli, un teramano 45enne che alla fine del 2017 si è ritrovato vittima di un crescendo di minacce da parte dei due dai quali aveva acquistato a credito della cocaina, senza, però, mai saldare il debito di 3mila euro. E così pur di riavere i soldi gli albanesi hanno iniziato a perseguitarlo, arrivando a mettere in atto una serie di azioni intimidatorie.