Cronaca

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L’AQUILA: REVOCATA PATRIA POTESTÀ

– Pretendeva di curare un grave tumore al figlio ungendolo con olio al rosmarino e, a suo dire, con quella “terapia” si erano riscontrati miglioramenti. La mamma, ovviamente, propendeva per scelte mediche convenzionali ma, stante l’opposizione ferma dell’uomo, ella ha fatto ricorso al tribunale per i minorenni dell’Aquila che, con decreto di pochi giorni fa, ha tolto dopo un breve procedimento, la potestà genitoriale al padre dando via libera a una terapia in grado di fronteggiare la patologia.

 

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AVEZZANO: RINVII A GIUDIZIO

- Si è tenuta ieri, l’udienza preliminare presso il Tribunale di Avezzano a seguito dell’indagine su presunti ingressi illeciti sul territorio nazionale, attraverso false documentazioni attestanti un lavoro mai concretizzato. Nonostante la richiesta di non luogo a procedere avanzata dalle difese, il GUP Daria Lombardi ha rinviato a giudizio per il prossimo 6 luglio, 18 persone, tra italiani e stranieri. Si tratta di due consulenti del lavoro marsicani, insieme ad alcuni datori di lavoro italiani e intermediari stranieri.

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TERAMO: SEQUESTRO IMMOBILI

- Nell’ambito dell’attività di prevenzione finalizzata ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati, la Divisione Anticrimine della Questura ha dato esecuzione al decreto di sequestro, disposto, in seguito alla proposta della Procura della Repubblica di Teramo e delle Questura, dal Tribunale di L’Aquila – Sezione Misure di Prevenzione, di 2 immobili, il cui valore di mercato ammonta complessivamente a circa 430.000 euro e di due conti correnti. Gli immobili, che si trovano nei Comuni di Martinsicuro ed Alba Adriatica, sono riconducibili ad un nucleo familiare Rom, stanziato da anni sulla costa teramana. L’attività della Divisione Anticrimine ha portato a misure cautelari, 6 in carcere e 3 con il divieto di dimora nella Provincia di Teramo, nei confronti di nove soggetti riconducibili allo stesso nucleo familiare.
Le indagini avevano permesso di accertare che i soggetti destinatari delle misure cedevano sistematicamente all’interno dell’immobile di Alba Adriatica, oggetto di sequestro e comunemente noto con il nome di “Casa Rosa”, cocaina ed eroina a numerosi acquirenti, durante la giornata: un vero e proprio opificio dello spaccio di droga. Si tratta del primo sequestro effettuato in Regione Abruzzo con le modalità sopra citate.