Cronaca

lanciano tribunale 271213 rep 02

LANCIANO: NUOVA UDIENZA OMICIDIO D'ELISEO

- Nuova udienza in Corte d’Assise a Lanciano per il processo sull’omicidio di Annamaria D’Eliseo. Oggi le testimonianze dei figli della coppia.“Un padre
padrone che non si faceva scrupoli ad alzare le mani sui figli e sulla moglie” è il ritratto emerso,questa mattina, nel corso dell’udienza del processo
che vede imputato Aldo Rodolfo Di Nunzio, 72 anni, accusato di omicidio volontario aggravato della moglie Annamaria D’Eliseo, 60 anni, trovata morta il
15 luglio di 2 anni fa nella garage-cantina della loro casa, in zona Iconicella a Lanciano.I figli hanno raccontato in aula che in casa erano “continui
litigi” tanto che il padre “era arrivato a cacciare due figlie, con le rispettive famiglie,dopo un episodio ritenuto cruciale, avvenuto il 2 ottobre
dello stesso anno” quando il loro padre “colpì la madre in testa con un bastone”.

chieti carcere

CHIETI: DETENUTO AGGREDISCE 5 AGENTI

– Un detenuto marocchino ha aggredito 5 agenti penitenziari del carcere di Chieti, e ne ha ferito uno con pun pugno gridando “Allah akbar vi uccido
tutti”. Il giovane, spalleggiato da alcuni connazionali, si è scagliato contro i detenuti italiani e ha colpito gli agenti intervenuti per bloccarlo.
Lo straniero, tra l’altro, era armato di una lametta. Era rinchiuso, in seguito a precedenti penali tra i quali lo spaccio, nel reparto dei delinquenti
comuni. Si tratta dell’ ennesima aggressione in un carcere abruzzese dopo quelli che si sono registrati soprattutto a Teramo e Pescara anche causati da un
eccessivo sovraffollamento, un problema mai risolto.

postino

CHIETI:POSTINI MINACCIATI

- Minacciavano i postini in strada per farsi consegnare raccomandate contenenti carte di credito rilasciate illecitamente, in quanto ottenute attraverso
sostituzioni di persona; poi, usavano quelle stesse carte per prelevare denaro. Un giovane teatino di 29 anni e un suo amico di Torrevecchia (22) sono
indagati nell’ambito di un’inchiesta della procura della Repubblica di Chieti che sta facendo luce su un ingegnoso sistema criminale.La vicenda risale
inizio settembre, quando alcuni portalettere di PI hanno segnalato ai carabinieri di Francavilla di essere stati avvicinati in più occasioni da due
giovani che chiedono informazioni su specifiche raccomandate. Richieste che poi si trasformano in minacce,al punto tale che la direttrice dell’ufficio
postale da cui dipendono le consegne nella cittadina adriatica si è rivolta  anche lei ai militari dell’Arma.