Cronaca

carabinieri quattro

CHIETI: ARRESTATO 32ENNE

- Un 32enne residente nel Vastese è stato arrestato ieri sera dai carabinieri del N.O.R. di Chieti. Il giovane è stato bloccato in strada, al Villaggio del Mediterraneo, e avrebbe cercato in tutti i modi di sottrarsi al controllo, reagendo e scagliandosi contro i militari, che hanno dovuto utilizzare la pistola elettrica per evitare problemi più gravi. Il 32enne era con un altro ragazzo più giovane, a bordo di una Audi di grossa cilindrata. Da qui l\'ulteriore perquisizione nell\'auto dove oltre ad un coltello a serramanico, c\'era un marsupio al cui interno si scopriva un ulteriore coltello, 50 gr. di hashish e oltre 280 euro in banconote di vario taglio, ritenute provento dello spaccio. La perquisizione si è poi estesa al garage nelle immediate vicinanze e nella disponibilità del 32enne. Nel box, sempre secondo i carabinieri, è stata scoperta una variegata quantità di stupefacenti: oltre 7 kg di marijuana, 4,150 kg di hashish, e quasi 1 kg. e mezzo di cocaina. E poi tre bilancini, un grosso pugnale del genere proibito, una pistola scacciacani priva di tappo rosso con 47 colpi a salve da 8 mm e un orologio da polso marchiato “Rolex”.

avezzano carcere san nicola 241112 rep 04

PESCINA: DAI DOMICILIARI AL CARCERE

- Non rispetta gli obblighi connessi alla misura degli arresti domiciliari, e per questo i carabinieri di Pescina, su disposizione del Tribunale di Roma, hanno trasferito in carcere un 38enne.L’uomo, da qualche giorno arrestato a Roma per maltrattamenti nei confronti della compagna, era stato messo ai domiciliari nell’abitazione dei familiari, a Pescina.  Nel corso della breve permanenza in casa ha disatteso gli obblighi imposti dai domiciliari, allontanandosi dal luogo di detenzione e aggredendo, in alcuni casi, anche i congiunti che lo hanno accolto. Il 38enne è passato, così, dai domiciliari alla custodia cautelare in carcere.

polizia postale

L\'AQUILA: CONDANNATO X PEDOPORNOGRAFIA

- Quando gli agenti della Polizia postale dell\'Aquila avevano varcato nel gennaio dello scorso anno, la porta della sua abitazione non aveva mostrato alcuno stupore nonostante le pesanti accuse mossegli: atti sessuali con una minorenne e produzione di materiale pedopornografico. E così per N.M., un giovane maggiorenne aquilano, residente nella frazione di Preturo, erano scattate le manette. Ancora in carcere il giovane è stato recentemente condannato a 10 anni di reclusione da parte del Tribunale di Catania, nonostante la richiesta più mite del Pm a 6 anni. Le indagini della polizia postale di Ragusa erano state avviate dopo la denuncia della madre di una bambina di 9 anni, che vive nella provincia Iblea, che sarebbe stata adescata dal giovane, utilizzando due social network: Instagram e WhatsApp.