Cronaca

asilo nido

L'AQUILA: TRAGEDIA ALL'ASILO

- Tragedia all'asilo nella zona di Pile. Un'auto si è sfrenata ed è finita contro i bambini (3-5 anni) che stavano giocando nel cortile dalla scuola "1° Maggio". Sono ancora in atto i soccorsi, ed è intervenuta anche l'eliambulanza. In un primo momento sembrava che fossero 4 i bambini investiti. Successivamente si è saputo che erano 6, uno dei quali è morto poco dopo che è stato ricoverato. Un'altra bambina è stata invece trasportata in gravi condizioni al Gemelli di Roma.

 

ramerubato

PERETO: DENUNCIATO 29ENNE

- Il comando provinciale carabinieri, nell’ambito del territorio di competenza, ha disposto l’intensificazione dei servizi preventivi e repressivi per arginare la recrudescenza dei furti di rame occorsi, per lo più, negli stabilimenti industriali e nelle centrali di servizi di pubblica utilità. I militari della stazione di Pereto, alle dirette dipendenze del comando compagnia carabinieri di Tagliacozzo, alla luce di propri accertamenti investigativi, hanno agito e perquisito il domicilio di un 29enne del posto. All’esito delle operazioni hanno rinvenuto e recuperato circa 200 Kg. di cavi in rame sottratti, nell’aprile scorso, da un’azienda di Oricola operante nel settore di prodotti antincendio e antinfortunistica. Il giovane, trovato in possesso della merce rubata, è stato denunciato in stato di libertà e dovrà rispondere del reato di ricettazione alla Procura della Repubblica di Avezzano.

l aquila tribunale

L’AQUILA: MAFIA NIGERIANA, CONDANNE PER SEI DEGLI IMPUTATI

– Confermata l’associazione di stampo mafioso, e condanne dai 5 ai 12 anni per 6 degli imputati che avevano chiesto il rito abbreviato. Questo ha deciso ieri il giudice del Tribunale dell’Aquila, Baldovino De Sensi, nella sentenza di primo grado emessa a carico degli imputati, appartenenti alla così detta mafia nigeriana ‘Black Axe’, dedita al compimento di numerosi reati tra cui traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, truffe romantiche, truffe informatiche e riciclaggio anche attraverso la compravendita di bitcoin, per un totale di quasi 100 capi di imputazione. Con a capo “Titus”, nigeriano di 35 anni che dirigeva, dall'Aquila, tutte le attività criminali del sodalizio, in numerose città italiane.