Politica

de crescentiis antonio 191112 rep 02

10/12/2016

Sulmona - “Il posto di polizia all’interno della stazione ferroviaria di Sulmona va potenziato, non chiuso per carenza di personale”. Ad affermarlo la senatrice Stefania Pezzopane che con il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis, si schiera a difesa del presidio sulmonese e della stazione stessa, secondo scalo ferroviario dell’Abruzzo, con 65 convogli in transito ogni giorno. Il Dipartimento della Polizia di Stato sta lavorando in questi ultimi mesi alla riorganizzazione dei presidi stradali e ferroviari abruzzesi, tra i quali quello del capoluogo peligno. E’ previsto un incontro con i sindacati, per il prossimo 21 dicembre. “In ballo non ci sono solo posti di lavoro - ha detto De Crescentiis - ma anche una prospettiva di legalità, sicurezza e sviluppo dello snodo ferroviario. Bisogna evitare di perdere un altro importante servizio in Valle Peligna”

vasto

 Variante alla S.S. 16, Fratelli d’Italia-An chiede di ripensare il progetto con nuovo tracciato

Sigismondi (FdI-An): “Il Comune eserciti un ruolo primario e non sia solo spettatore”

VASTO. “Faccio onestamente fatica a credere che il progetto del nuovo tracciato della S.S. 16 sia stato calato dall'alto, all'insaputa degli amministratori vastesi; se così fosse, però, ciò dimostrerebbe ancora una volta l'inconsistenza politica di chi ha governato Vasto in questi ultimi anni”.

Lo ha detto Etelwardo Sigismondi, Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-An.

“Un progetto del genere - ha proseguito - di cui peraltro si parla da decenni, avrebbe meritato un costante e continuo confronto con l'Anas, ma pare evidente che ciò non è accaduto. La verità, dunque, è che il nostro territorio stenta ad avere una visione organica di sviluppo, e la variante ne è la riprova. Per questo il progetto presentato non trova la condivisone di Fratelli d'Italia-An: non solo per l'impatto ambientale che avrebbe sul territorio ed in particolare sul costone orientale, ma soprattutto per la sua incongruenza rispetto alle scelte di programmazione del territorio compiute negli ultimi anni. Non è possibile, infatti - ha spiegato Sigismondi - imporre un Parco per la tutela e la promozione dello sviluppo sostenibile della Costa Teatina, e nel contempo prevedere che la Variante alla S.S. 16 si sviluppi ancora al suo interno. Idem dicasi  per il Piano di Assetto Idrogeologico che individua le zone a vario grado di pericolosità su cui, però, il progetto prevede ancora il passaggio della Statale. È dunque indispensabile ripensare il progetto di variante alla S.S. 16 con l'individuazione di un nuovo tracciato stradale, che non si limiti al decongestionamento di Vasto Marina, ma individui altre necessità come il completo arretramento del nuovo tracciato  dalla costa, il miglioramento dei collegamenti con l'entroterra anche alla luce del programmato nuovo ospedale, e che riesca ad integrarsi con il previsto ampliamento del porto di Vasto. Seppure dunque assuma un sapore squisitamente riparatorio - ha concluso il Coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni - il ricorso al sopralluogo annunciato in questi ultimi giorni con i tecnici dell'Anas spero possa essere l'occasione per il Comune di Vasto per esercitare un ruolo primario nella vicenda, non limitandosi a essere silente spettatore come pare stia accadendo in questi anni”.

Fratelli d’Italia-An - Vasto

 

   atri

La replica del Sindaco Astolfi, in merito alla vicenda GAL, mi lascia esterrefatto.

Leggendo la nota stampa, infatti, si evince chiaramente come della materia del GAL e del relativo programma LEADER Plus, non vi sia la minima conoscenza.

Anzitutto giova far sapere che il ricorso al TAR è stato già discusso e che la compagine GAL “montana” è risultata soccombente, inoltre, l’eventuale secondo ricorso non porterà certamente ad alcun risultato positivo dato la differenza di punteggio oggettivamente incolmabile.

Non è vero che la scelta di aderire al GAL “montana” è stata presa quando ero assessore, le date lo confermano.

Prima della mia fuoriuscita infatti,a bando gia pubblicato , mi opposi fermamente alla linea presa dal Sindaco, perché la scelta stava avvenendo senza coinvolgere le aziende del territorio, solo per logiche “teramane”, a riprova di come, dietro il ritiro delle mie deleghe , avvenuta a ridosso della pubblicazione del bando, vi siano motivi diversi da quelli espressi.

Non è neppure vero che il GAL deve essere a supporto solo dei comuni montani, anzi la Regione con l’apertura ai comuni costieri ha ristabilito una normalità europea cui solo l’Abruzzo insieme a qualche regione dell’est Europa poneva ostacoli. La costa, da sempre, per l’Europa è territorio eleggibile LEADER.

Non è neppure vero che non vi sono risorse per ammodernamento impianti, aggiungo che con il GAL si possono anche effettuare ristrutturazioni di aziende, di edifici pubblici e tanto altro, ma appunto, questo Astolfi non lo sa!.

Ripeto, tutta questa serie di notizie errate fornite dal Sindaco Astolfi mi danno conferma del fatto che non conosce minimamente la materia, ma si sia fidato degli “obblighi” imposti da Teramo.

Ormai ad Atri, le scelte strategiche avvengono per “invito” teramano e non per rappresentare le reali volontà delle aziende locali che, si ripete, saranno private dell’accesso ai bandi a loro dedicate.

Una perdita per la nostra Città, al di la del minor budget  del programma, che impoverisce ancor di più una Città che giorno dopo giorno scivola nel degrado e nell’impoverimento economico a causa delle scelte “personali” dell’Amministrazione.

Atri lì, 9.12.2016                                               

     il Consigliere Comunale    Umberto Italiani