Politica

d alfonso

A rettifica del comunicato stampa del 22/08/2016 relativo all’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile del 16/08/2016, n. 372 (“Disposizioni operative per l'attivazione dell'istruttoria finalizzata alla concessione di contributi a favore di soggetti privati e attività economiche e produttive”) emanata nell’ambito delle Ordinanze per i danni derivanti dagli eventi metereologici di novembre 2013 e marzo 2015, si precisa che i privati cittadini interessati ad ottenere informazioni NON DOVRANNO fare riferimento ai recapiti telefonici erroneamente indicati nel medesimo articolo (appartenenti al Dirigente del Servizio Prevenzione Rischi della Protezione Civile Regionale e al relativo ufficio) ma DOVRANNO PRENDERE CONTATTO DIRETTAMENTE CON I RISPETTIVI COMUNI DI APPARTENENZA, individuati quali soggetti attuatori delle procedure previste.

Per maggior chiarezza si allega il comunicato originale con la parte da modificare in evidenza:

EMANATA L’ORDINANZA DELLA PROTEZIONE CIVILE

PER I DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO NEL 2013 E 2015:

LE MODALITA’ DI RICHIESTA E I NUMERI DI RIFERIMENTO

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – con delibera del 28 luglio scorso – ha stanziato i fondi per gli eventi calamitosi verificatisi in occasione delle ondate di maltempo che hanno colpito l’Abruzzo nel 2013 (novembre e dicembre) e 2015 (febbraio e marzo). Il 16 agosto scorso il Capo del Dipartimento Protezione civile ha emanato un’ordinanza recante le disposizioni operative per l’attivazione dell’istruttoria finalizzata alla concessione di contributi a favore di soggetti privati, che ammontano a 36.500.000 euro.

La Regione aveva chiesto e ottenuto, in entrambi i casi, il riconoscimento dello stato di emergenza, e il 9 agosto aveva dato la propria intesa allo schema di ordinanza curato dalla Protezione civile nazionale. Il Dipartimento della Protezione civile regionale ha curato la ricognizione dei danni e l’inoltro delle richieste al Governo.

Al fine di fornire al Dipartimento della Protezione Civile nazionale, nei tempi e nei modi previsti dall’ordinanza n. 372/2016, gli elenchi dei soggetti privati beneficiari con i relativi importi dei contributi accertati da erogare, i Comuni in elenco dovranno attuare il seguente cronoprogramma a partire dal dies a quo (20 agosto 2016):

  1. AVVIO DELLE ATTIVITÀ - Immediatamente dopo la data di pubblicazione dell’Ordinanza del capo Dipartimento della Protezione Civile n.372 del 16/08/2016 e dei relativi allegati, i Comuni:

  • con Avviso Pubblico rendono noti i tempi per presentare le domande di contributo (bozza in All.1);

  • approvano la Delibera di avvio delle attività (bozza in All.2);

  • contattano, per quanto possibile, i cittadini che hanno presentato la scheda B, ai sensi delle OCDPC n.ri 150/2014 e 256/2015 al tempo emanate;

  1. RICEVIMENTO DOMANDE AD ATTIVAZIONE ATTIVITÀ ISTRUTTORIA - Fino alla data di scadenza di presentazione delle domande, ovvero entro 40 giorni dalla pubblicazione della OCDPC 372/2016, i Comuni:

  • ricevono le Domande di Contributo attivando la fase istruttoria;

  • se necessario, richiedono integrazioni che i soggetti interessati dovranno fornire entro 10 giorni.

  1. CONCLUSIONE ATTIVITÀ ISTRUTTORIA E CONTROLLI - Entro 20 giorni successivi alla data di scadenza di presentazione delle domande di contributo, di cui al punto 2, i Comuni:

  • concludono la fase istruttoria delle pratiche pervenute;

  • effettuano il controllo a campione come stabilito in Delibera di avvio delle attività (bozza in All.2);

  1. PUBBLICAZIONE ESITI - Entro 10 giorni successivi alla data di cui al punto 3), i Comuni:

  • Esaminano le eventuali integrazioni pervenute;

  • pubblicano la delibera con la conclusione dell'istruttoria (bozza in All.3).

  1. OSSERVAZIONI – TRASMISSIONE DATI ALLA REGIONE ABRUZZO - Entro 7 giorni successivi alla data di cui al punto 4), i Comuni:

  • concedono la possibilità ai soggetti interessati di formulare osservazioni alla delibera di conclusione dell'istruttoria (bozza in All.3);

  • contro-deducono le eventuali osservazioni pervenute;

  • pubblicano la delibera con l'elenco riepilogativo definitivo delle domande accolte (bozza in All.4);

  • inoltrano alla Regione l’elenco riepilogativo definitivo delle domande accolte secondo le modalità che saranno comunicate dal medesimo Ente.

(PARTE DA MODIFICARE): Per informazioni è possibile contattare il dirigente del Servizio Prevenzione rischi della Protezione civile regionale, Carlo Giovani, al 347-3443727 oppure il personale dell’ufficio allo 0862-364614.

I Comuni interessati sono 156: (provincia di L‘Aquila) Bugnara, Campotosto, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Cocullo, Collarmele, Collepietro, Corfinio, Magliano de‘ Marsi, Morino, Pacentro, Pescina, Pratola Peligna, Raiano, Roccacasale, Sulmona; (provincia di Teramo) Alba Adriatica, Ancarano, Arsita, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Crognaleto, Fano Adriano, Giulianova, Isola del Gran Sasso, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano S. Angelo, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea, Pineto, Rocca S. Maria, Roseto, S. Omero, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura, Tortoreto, Tossicia, Valle Castellana; (provincia di Pescara) Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi, Cappelle sul Tavo, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Citta S. Angelo, Civitaquana, Civitella Casanova, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pescara, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Popoli, Roccamorice, Rosciano, Salle, San Valentino, S. Eufemia a Maiella, Scafa, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de‘ Passeri, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera; (provincia di Chieti) Altino, Ari, Archi, Atessa, Bomba, Bucchianico, Casacanditella, Casalincontrada, Casoli, Castelfrentano, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Chieti, Colledimezzo, Filetto, Fossacesia, Francavilla al Mare, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gamberale, Gessopalena, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lanciano, Miglianico, Montebello sul Sangro, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palmoli, Perano, Pizzoferrato, Rapino, Ripa Teatina, Rocca San Giovanni, San Giovanni Lipioni, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, San Vito chietino, Santa Maria Imbaro, Sant‘Eusanio del Sangro, Scerni, Schiavi d’Abruzzo, Tollo, Torino di Sangro, Torrevecchia Teatina, Torricella Peligna, Vacri, Vasto, Villa Santa Maria.

del corvo antonio 020311 rep 07

CELANO: EDILIZIA SCOLASTICA A NORMA?

Dopo le tristi vicende del terremoto del centro Italia si riaccende forte il dibattito sulla sicurezza degli edifici scolastici. 

Il riferimento è soprattutto alle scuole elementari e medie di Via Fontanelle e Loc. Madonna delle Grazie.

Per tali istituti, infatti, il nostro Comune ha ricevuto finanziamenti per l’adeguamento sismico. 

Avendo ricevuto finanziamenti per la messa in sicurezza, evidentemente esistono perizie che ne attestano il forte rischio sismico; perizie risalenti ormai a qualche anno fa che ne certificano la vulnerabilità sismica, il cui indice però non è mai stato reso pubblico. 

È dal 2011 che l’Amministrazione comunale ha le somme disponibili per la costruzione del nuovo plesso scolastico e/o la messa in sicurezza dell’altro ma solo da pochi mesi è stato aperto un cantiere mentre per l’altro non esiste ancora la gara. 

Questo cosa significa? Che tra qualche giorno i nostri ragazzi torneranno a sedersi sui banchi di edifici che perizie, ormai datate, certificano non più utilizzabili. 

Condividiamo le preoccupazioni dei genitori che tra pochi giorni accompagneranno i figli nelle vecchie strutture e non comprendendo le ragioni di questo ritardo, chiediamo perché, avendo il Comune le somme disponibili, ha aspettato tanto? 

È grave che si sia perso così tanto tempo quando al contrario il terremoto dell’Aquila del 2009 avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione ad operare celermente per la messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici e quindi di tutte le scuole. 

È dovere dell’Amministrazione rendere noti i dati sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici.

Chiediamo a gran voce che le perizie tecniche degli attuali edifici scolastici vengano rese pubbliche e che, in caso confermino i nostri dubbi sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, vengano trovati locali sicuri, anche in affitto, dove mandare a scuola i nostri figli. Non sarebbe stato preferibile spendere meno soldi in manifestazioni e contributi vari e destinare tali risorse in tal senso.

Su questo argomento non tolleriamo l'ipocrisia e la mancanza di provvedimenti atti a tutelare il corpo studentesco che oggi frequenta strutture con indicatori di rischio sismico non sicuri. 

Ci aspettiamo che tutti gli attori competenti dell’Amministrazione comunale facciano un esame di coscienza e prendano i necessari provvedimenti. 

Il gruppo di opposizione consiliare CELANO SOLIDALE 

Antonio Del Corvo 

Cesidio Piperni 

Rita Contestabile 

febbo mauro 180211 rep 03

VIVAI REGIONALI, FEBBO: ANCORA SENZA OPERAI, PERSISTE IL GRAVE DEGRADO E ABBANDONO

Presentata una specifica interrogazione per scongiurare danni erariali e patrimoniali

Pescara, 30.08.2016.“Quali sono le reali motivazioni e le cause per cui ancora non viene ancora assunta e impiegata la manodopera avventizia per lo svolgimento di gran parte delle attività colturali e di gestione dei vivai regionali? Queste  devono essere eseguite tempestivamente e continuativamente, nel periodo che va da giugno a novembre e mi chiedo se la Regione Abruzzo è consapevole del danno erariale e patrimoniale causato visto che da mesi i 5 vivai regionali si trovano in stato di completo abbandono e degrado”. Questa la denuncia avanzata dal Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo attraverso una specifica interrogazione presentata questa mattina. “Nel mese di luglio–spiega Febbo – avevo già denunciato lo stallo e l’inadempienza della Regione Abruzzo nonostante lo stesso esecutivo,il 01/06/2016 con la DGR n.364, avesse stanziato 200 mila euro per l’assunzione di personale a tempo determinato, per il periodo stagionale Giugno – novembre, da destinare alla manutenzione, organizzazione e cura dei vivai forestali regionalidi Aquaviva, Mammarella, Santa Filomena, Marsica, Fonte dell’Eremita, Pagliarella e Congiuntivisto lo stato di completo abbandono in cui versano. A oggi purtroppo ancora vengono sbloccate e messe a disposizioni le somme previste per l’anno 2016 con il paventato rischio di distruggere un patrimonio arborio, immobiliare e ambientale di immenso valore. Infatti – sottolinea Febbo – il sistema vivaistico forestale regionale unitamente ai quindici mila ettari di bosco demaniale di proprietà della Regione Abruzzo rischiano seriamente di andare in malora visto lo stato di abbandono in cui versano da troppo tempo, causando così un enorme danno ambientale e patrimoniale. Pertanto – conclude il Presidente della Commissione Vigilanza – questa mia interrogazione intende sbloccare una situazione di stallo e sollecitare la Regione Abruzzo ad intervenireimmediatamente prima di causare un danno irrimediabile ai sette vivai. Altrimenti sarò costretto a rivolgermi alla Corte dei Conti per trovare i responsabili di eventuali danni al patrimonio regionale”.