Politica

basile francesco tre

 

Mi fa piacere che di persona ma anche per scritto, capiti che ci si rivolga
a me nell'aspettativa che io sappia decriptare vicende politiche di vario
genere. Io educatamente (ed anche perché mi fa piacere la considerazione
degli interlocutori) rispondo a tutti, ma talvolta confesso di sentirmi
come un improbabile *"oracolo di Delfi"*, impegnato a rispondere su
questioni di non semplice lettura e non posso affidarmi a formule
enigmatiche od a pratiche di divinazione. Sarebbe comodo ma infruttuoso,
per cui ci provo quando capita la necessità, limitandomi prevalentemente
alla descrizione della cronaca, che talvolta è una matassa, di cui però non
vedo bene il bandolo, pur avendo una certa praticaccia. D'altra parte ogni
pensiero sulla politica è sempre come i coltellini svizzeri multiuso e
dunque gli approcci sono forzatamente vari. I meccanismi della politica
stanno, intanto, transitando da una situazione del passato in cui era
troppo spesso avvolta da aloni di mistero e riservatezza, a una politica
che sempre più adopera e strumentalizza i "social" in prima persona (alcuni
politici mostrano così la qualità della loro prosa e talvolta pure certi
loro problemi psicologici) o indiretta. La "democrazia social", oltretutto,
consente a tutti di dire la propria e vive di una fasulla trasparenza,
perché gli elementi esposti sono così tanti e spesso contraddittori da
necessitare chiavi di lettura più complesse di quanto possa
superficialmente apparire.
Tipo *"l’opinione di leader"* da bar che resta sempre – un fritto misto.

*Altro esercizio molto applicato, ma nel solco di una tradizione, è quello
di far filtrare sui giornali retroscena più o meno utili per sé o contro i
propri avversari. *Ragion per cui questa continua sovraesposizione
mediatica nuoce alla credibilità della politica. Il cittadino neutrale a un
certo punto non capisce più un tubo e accresce il proprio tasso di
disinteresse o odio per politica e politici. Chi invece aderisce a qualche
forza politica troppo spesso vaga nel buio, perché in tanti citano la
"base" come essenziali fondamenta di ogni attività politica, ma poi si
afferma l'idea che chi milita abbia uno stomaco forte, capace di digerire
qualunque pietanza cucinata dagli chef. E dunque? Boh! Visto che non siamo
di fronte ad una scienza esatta verrebbe da nascondersi - allegramente o
mestamente, secondo gli stati d'anima - sotto l'ala del grande
statista *WinstonChurchill*: *«L'abilità in politica consiste nella capacità di prevedere
ciò che accadrà domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l'anno
prossimo. E successivamente nell'essere in grado di spiegare perché non è
avvenuto»*. *La sensazione è che le primarie siano state totalmente
svuotate di significato, declassate a fenomeno folklore. Forse sarebbe più
onesto abolirle. *Piuttosto, guardiamo le vere esigenze dei cittadini di
Avezzano, una Avezzano sempre più disastrata, proprio rovinata da questi
saltimbanchi, per cui oggi ci ritroviamo soprattutto per colpa loro un
Commissario straordinario che delle difficoltà di Avezzano, dove non trova
un secondo per ascoltare la voce dei suoi cittadini, fregandosene
altamente. Restando in attesa di un probabile incontro con il commissario
straordinario di Avezzano, per proporre alcune soluzioni per la viabilità,
continuano una serie di incidenti sulle nostre strade, da creare panico e
problemi più di quelli che già ci sono.

 

(Sopra: Francesco Basile, coordinatore del comitato per le periferie "Fuoricentro".)

paolucci silvio due

Paolucci su situazione sanità: “L’indecisionismo di Regione si ripercuote sulla Asl di Chieti, convocare d’urgenza le Commissioni del Consiglio”


“Chiedo la convocazione urgente delle Commissioni Consiliari – così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci - L'assenza di una strategia del governo regionale su una delle maggiori ASL del territorio abruzzese qual è quella di Lanciano-Vasto-Chieti, è diventata un’emergenza. L’azienda è in una situazione di stasi: ferma riguardo alle nomine dei direttori di struttura complessa, a quelle dei direttori di dipartimento, ma anche per quanto riguarda il ruolo di oltre 300 dirigenti medici. È come una nave che va alla deriva, senza guida. La Asl deve erogare prestazioni sanitarie che siano garantite dai professionisti competenti, senza questi non si procede e senza gerarchie non si governa un sistema complesso. Invece ci troviamo di fronte una realtà in cui mancano i direttori di chirurgia, ortopedia, neurologia, pronto soccorso, urologia, otorino, direzione medica di presidio. Inoltre, dopo la chiusura del Distretto di Chieti Scalo, la revoca degli angiografi a Lanciano e Vasto, nonché a oltre dieci giorni dal provvedimento di chiusura delle cucine dell’ospedale di Vasto, non registriamo altro che l’inaudito silenzio dell’esecutivo regionale, che ha invece il dovere di stanziare le risorse per l’Ospedale S. Pio”.
Un dovere pressante, incalza Paolucci:“Tenuto conto che la Regione ha appena dato 1 mln di euro per il Festival Cartoons e decine di migliaia di euro per svariati festival del cioccolato. Il maggior quantitativo di risorse possibili vanno trasferite alla Asl perché dia immediata risposta alle istanze urgenti. Tutto questo accade perché l’amministrazione regionale di centrodestra non ha una visione concreta sul da farsi e senza una visione è difficile prendere decisioni che garantiscano il buon funzionamento dei servizi sanitari aziendali. È comprensibile che in queste condizioni diventi complicato anche agire positivamente per un direttore generale, specie se a fronte degli annunciati tagli che solo per la Asl di Chieti saranno pari a 30-40 milioni di euro annui e che senza una nessuna guida e indirizzo politico, rischiano di trasformarsi in enormi problemi per l’utenza. Per questo l’attuale condizione della sanità nel nostro territorio, sollecita il confronto e la discussione.
Da qui l’idea di convocare gli organi di controllo regionale: “Devono essere investiti di tale inerzia e delle illegittimità anche delle delibere adottate senza il parere del direttore sanitario aziendale in quanto vacante – conclude Paolucci - A tal fine chiederò alla Commissioni competenti di convocare l’assessore oltre al manager, per capire innanzitutto quale sia la rotta e quali i mezzi per raggiungere la meta di servizi sanitari che non vadano alla deriva come invece preannuncia la situazione attuale. Va anche capito perché il nuovo direttore generale non abbia ancora potuto prendere nessuna decisione strategica, nel mentre registriamo sterili e inappropriate polemiche su Twitter: ci aspettiamo risposte non tweet, risposte che chiaramente innanzitutto stanno in capo alla Giunta Regionale. La produzione che è diminuita, la carenza di personale, la scarsa compliance del livello decisionale con i professionisti, determinano sicuramente a lungo andare un deterioramento dei servizi, manca un’agenda strategica e un dialogo organizzativo e questo in sanità non si può tollerare. Di certo la principale responsabilità è della Giunta più immobile della storia, che porterà il Consiglio a discutere degli atti di programmazione del 2019 nel 2020! Se tutto va bene”.

quaglieri mario

La legge regionale sui malati oncologi recentemente approvata dal Consiglio regionale, è un successo per l’intera Regione Abruzzo”. Replica così Mario Quaglieri (sopra), consigliere regionale marsicano, presidente della quinta commissione Salute, alla polemica della legge sui malati oncologici. “Dunque i rappresentanti del Movimento 5 Stelle semmai”, spiega Quaglieri, “ne dovrebbero parlare in questi termini e non arrogandosene l’esclusiva paternità. Ancora una volta, invece, cercano di mistificare la realtà, e dunque mi corre l’obbligo di rammentare loro la verità dei fatti”.