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biondi pierluigi

"Rispetto alla programmazione sanitaria l’Abruzzo deve recuperare credibilità agli occhi dei cittadini e del governo”.  Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, e presidente del Comitato ristretto dei sindaci della provincia aquilana, Pierluigi Biondi (sopra).

Affinché ciò accada è necessario aprire una stagione di dialogo in sede di tavolo di monitoraggio, che sia tecnica ma anche politica, per superare le diffidenze legate al passato e alle politiche adottate dalla precedente amministrazione regionale, chiarendo il perimetro entro il quale è possibile muoversi in relazione alle eventuali deroghe rispetto ai parametri imposti dalla riforma Lorenzin.– spiega il sindaco - Solo una volta stabilito questo sistema di regole sarà possibile programmare l’attività delle singole aziende sanitarie. Altrimenti si correrà il rischio che i manager più ligi e rispettosi del decreto Lorenzin si attengano ai suoi contenuti, mentre qualcun altro, magari meno rigoroso, potrebbe approfittare di un regime derogatorio non condiviso a monte con il rischio, ad esempio, che in Abruzzo ci siano tre neurochirurgie di pari importanza o più chirurgie toraciche, tutte concentrate nella metà dell'Abruzzo che non comprende la provincia aquilana”.

Le ipotesi contenute nel programma operativo della Regione, di cui anche i media hanno parlato nei giorni scorsi, con l’istituzione dell’azienda del territorio impegnata nella cura dei pazienti cronici e il rafforzamento del ruolo dell’Agenzia sanitaria regionale sono un modo, come ha ricordato anche l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, per uscire dagli schemi rigidi del passato e concentrarsi su azioni che contestualizzino l’azione di governo secondo le caratteristiche territoriali e aziendali. Un principio condivisibile. – aggiunge il sindaco – Pertanto, se la strategia della parità di condizioni di partenza dei quattro presìdi ospedalieri dei capoluoghi di provincia, nessuno dei quali può contare sulle caratteristiche necessarie per poter reclamare un Dea di secondo livello, sarà di collaborazione reciproca per offrire un servizio efficiente ai cittadini siamo di fronte a una buona base di partenza su cui discutere”.

"Se, invece, inizierà un confronto muscolare tra i singoli territori e rispettivi nosocomi per privilegiarne alcuni a discapito di altri è bene chiarire da subito che il sistema sanitario, ivi compreso quello universitario, della provincia aquilana  non si farà trovare impreparato”.

La programmazione regionale – conclude Biondi – potrà essere fatta quando si capirà esattamente l’andamento della mobilità che oggi è in passivo e incide per circa 80 milioni di euro sul bilancio del servizio sanitario regionale. Occorre comprendere in maniera chiara quali sono le specialità che vengono opzionate dai pazienti provenienti da furori regione e a quali cure ricorrono i nostri concittadini quando scelgono di avvalersi di strutture sanitarie situate fuori dell'Abruzzo".

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Una fotografia della periferia; spazi ridotti, scalini, pendenze eccessive, porte strette sono dei veri e propri ostacoli e poi ci sono i parcheggi riservati agli invalidi e ingiustamente occupati da chi è sprovvisto di autorizzazione. Basta fare un giro di un’oretta per la città e salta subito all’occhio il comportamento maleducato e incivile di chi occupa lo spazio riservato ai disabili. La problematica si è amplificata. Persone con handicap che una volta arrivati dalle periferie nel centro, sono state costrette a tornare a casa, perché il parcheggio a loro riservato era illegittimamente occupato.

Il rispetto e l’educazione sono dei sani principi, se applicati, la società avrebbe un volto diverso. Parcheggiare nei posti per disabili, nei posti riservati a chi deve prendere il bus cittadino, è violenza.
Oltre a lasciare i parcheggi riservati ai portatori di handicap, davanti le pensiline delle fermate dei bus, è necessario ricordare che anche le uscite dei marciapiedi e dei negozi vanno lasciati liberi e non ostruiti da macchine abbandonate in selvaggi parcheggi.
“C’erano una volta…le pensiline, pensiline di attesa alla fermata degli autobus prive di vetri, rotte, in via C.A. Dalla Chiesa, La segnalazione di Francesco Basile, coordinatore di FUORI CENTRO che ci ha inviato alcune foto scattate in via C.A. Dalla Chiesa “La pensilina è completamente scoperta – in via C.A. Dalla Chiesa - complice probabilmente la mano dei soliti vandali. E un pessimo biglietto da visita per la città di Avezzano, visto che ci troviamo a due passi dal centro della città”. 
Sporcizia e degrado in via C.A. Dalla Chiesa “Completo abbandono, la città non merita questo” 
Degrado, sporcizia, senso di abbandono. E’ la fotografia, tutt’altro che edificante, di via C. A. Dalla Chiesa, siamo quindi andati a verificare di persona la situazione e il risultato sono le immagini – che come spesso accade valgono più di tante parole – pubblicate a corredo dell’articolo pensiline rovinate. Area abbandonata più volte al centro delle cronache – proprio all’altezza del pannello che indica arrivi e partenze dei bus.
Insomma, decisamente un brutto spettacolo. “Avezzano non merita questo” – è la conclusione amara del coordinatore di Fuori Centro, Francesco Basile.
Facciamo presente che la Scav Soc.Coop. Autoservizi Avezzano a R.L
nello scopo mutualistico della società, riporta: la cooperativa ha come oggetto: gestione del servizio urbano di autotrasporti; gestione del servizio di noleggio da rimessa; gestione di servizi extraurbani e di linea in concessione; gestione di servizi legati al traffico compresi quelli di rimozione di autoveicoli in sosta, custodia e trasporto degli stessi, nonché la gestione di parcheggi e servizi connessi; gestione di servizi ad altre imprese, privati ed enti legati ai trasporti ed alla loco-Mozione; gestione di ogni altra iniziativa destinata ai servizi alla cittadinanza legati a tra-Sporti, locomozioni, viabilità , parcheggi, traffico, sorveglianze e guardiania. La cooperativa potrà compiere tutti gli atti e negozi giuridici necessari o utili alla realizzazione degli scopi sociali, ivi compresa la costituzione di fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale ai sensi della legge 31 gennaio 1992 n. 59
Si fa presente che il comune di Avezzano è in partecipazione con la SCAV S.C.A.R.L. nella misura di partecipazione: una quota
Durata dell'impegno: FINO ALL'ANNO 2050, pertanto l’amministrazione comunale dovrà vigilare allo svolgimento delle funzioni della SCAV., affinché tutti i cittadini possano essere in grado di usufruire di un servizio ben pagato.

paolucci 230714 serv 09In merito alla Campagna pubblicitaria sul turismo, Taglieri del Movimento 5 Stelle ha evidenziato che “l'assessore Febbo non ha dato risposte sull'utilizzo di foto che non sono dell'Abruzzo. Gli ricordo che la nostra terra non ha nulla da invidiare a nessuno”; e poi, quache giorno fa, durante l'assise regionale, i consiglieri pd sono insorti perchè, hanno detto: “maggioranza imbarazzante, dà 1.500.000 euro in due anni alla costa per combattere  l’erosione e nella stessa seduta emenda per circa 1.000.000 di euro, un festival di cartoon (dura la critica, a riguardo, del consigliere Silvio Paolucci - sopra)”... Infatti, sarà portato in Abruzzo il festival Rai dell’animazione cross - mediale e della tv dei ragazzi “Cartoons on the bay”. Tutto per una somma enorme, che potrebbe essere meglio impiegata se riversata sulla tutela della costa, ma non solo. "Mai più senza" "Cartoons on the bay", ma con tutte le emergenze che abbiamo, vengono i brividi al pensiero. E poi, la regione sempre più spesso si rivolge alle grosse tv, ai colossi nazionali che sembrano deputati, per forza, a curare l'immagine pubblicitaria dell'Ente Abruzzo. E allora televisioni regionali, "Isole locali" dimenticate, con affidamento di campagne pubblicitarie a chi milita, tra le tv, in nazionale, dimenticando che certi fondi (neanche tantissimi), tornerebbero a tutela della Regione verde d'Europa, che curerebbe, con partecipazione e professionalità, la propria immagine, attraverso la perizia di chi è cresciuto sullo stesso territorio, quello che si andrebbe ad evidenziare. Una dimenticanza, uno svarione politico che, non solo penalizza le medie e piccole realtà televisive regionali, ma che, come un boomerang, inevitabilmente va a ritorcersi su un'immagine che diviene sempre più sterile, meno sentita e più standardizzata... Chi dopo aver pontificato, mortifica e penalizza il proprio territorio e le proprie realtà, non fa certo una bella figura...