Politica

scoccia marianna quattro

Si è tenuta ieri l’attesissima V^ Commissione Consiliare per discutere sul nuovo Piano di Riordino della Rete Ospedaliera Abruzzese. Ho amaramente constatato, se ancora ce ne fosse il bisogno, come il tema Sanità venga trattato con estrema approssimazione dalla Giunta Regionale. Di fatti l’Assessore Verì, malgrado la promessa di una puntuale illustrazione dei documenti inviati al Ministero, si è limitata ad esporre 6 slides guardandosi bene dal fornire la bozza del nuovo Piano e, nonostante l’esiguo materiale, la commissione è stata chiusa prima che venisse spiegato tutto. Durante l’illustrazione l’Assessore ha dichiarato che l’Ospedale di Sulmona verrà “allineato alle funzioni di primo livello”. Ho sempre ritenuto il Presidio Ospedaliero di Sulmona un punto cardine del territorio, e, raccogliendo le istanze dei cittadini, sono stata promotrice di una risoluzione a favore di un DEA di I^ livello per l’Ospedale SS. Annunziata, tuttavia la dichiarazione dell’Assessore non è sufficiente. All’esplicita richiesta, infatti, di prendere visione del nuovo Piano e soprattutto della Tabella C per constatare se il P.O. di Sulmona venga dotato di 13 u.o.c. diventando ufficialmente Ospedale di I^ livello e non solo presidio con funzione di primo livello è stato risposto con un imbarazzato e imbarazzante NO. Corre l’obbligo di sottolineare come questo singolare atteggiamento elusivo oltre a ledere i diritti del Consigliere per esprimere la propria funzione, sanciti all’art.30 comma 2 dello Statuto, dia adito a forti dubbi e speculazioni. Il rischio, neanche tanto remoto, è che tutto si riduca ad un mero bluff propagandistico con il sentore che per un vero DEA di I^ livello Sulmona debba affidarsi ad una dea bendata. Allargando il quadro a livello provinciale non cambia l’opprimente sensazione che si stia navigando a vista, l’assenza della Tabella C non consente di osservare il nuovo assetto degli Ospedali di Avezzano e Castel di Sangro, nessuna indicazione su reparti e posti letto, impedendo di capire la direzione che il Governo intenda dare a ciascun nosocomio. Scarse, scarsissime informazioni anche sulla paventata formazione di DEA DI II^ livello, l’Ospedale San Salvatore dell’Aquila diventerà presidio di alta complessità assistenziale insieme agli altri 3 P.O. situati nei Capoluoghi di Provincia, non è dato sapere però come questi presidi interagiranno fra loro per formare I DEA di II^ livello.


(Comunicato giunto in redazione, a firma del Consigliere Regionale, Marianna Scoccia.)

emiciclo due

Il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha convocato la seduta dell’Assemblea legislativa per martedì 26 novembre 2019, alle ore 11, presso l’Aula “Sandro Spagnoli” di Palazzo dell’Emiciclo. All’ordine del giorno i seguenti documenti politici: interrogazione del consigliere Paolucci su “Masterplan per l’Abruzzo – Patto per il Sud”; interrogazione a firma del consigliere Pettinari su “Servizio Territoriale Emergenza: 118 Montesilvano”; interpellanza a firma del consigliere Blasioli su “Avvio lavori alloggi fabbricati Ater – ex Gescal “Rione Santuario” e via Salara Vecchia siti in Pescara e danni da maltempo a seguito della grandinata del 10 luglio 2019”; interpellanza del consigliere Taglieri su “Stabilizzazione del personale sanitario attraverso procedura di reinternalizzazione”; interpellanza del consigliere Smargiassi su “Delibera della Giunta regionale Evento Jova Beach Party del 7.9.2019”; interpellanza del consigliere Cipolletti su “Realizzazione piattaforma di rifiuti liquidi non pericolosi presso la sede Wash Italia spa a Nereto”. Successivamente saranno esaminati i seguenti progetti di legge: “Integrazione alla l.r. 6/1999 (Norme in materia di tasse automobilistiche regionali) e disposizioni per l’attuazione dell’art. 33 comma 1 del decreto legge 30 aprile 2019, n.34, convertito con modificazioni della legge 28 giugno 2019, n.58”; “Istituzione del Concorso regionale ‘Per non dimenticare le vittime del terrorismo’”; “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 31 gennaio 2019, n.2 (Bilancio di previsione finanziario 2019-2021)”.

paolucci silvio due

Paolucci su Sanità: “Presentati tre piani diversi. Il Programma operativo smentisce la rete ospedaliera”

“Il Programma operativo della Regione inviato ai Ministeri smentisce totalmente la Rete ospedaliera: la base infatti è il Dca 79 (rete ospedaliera della Giunta precedente) e anche il Piano investimenti è lo stesso. In sostanza è un ambizioso programma che sviluppa con dinamicità ma in continuità il Piano di Riqualificazione 2016-2018. Il punto è che smentisce completamente l’altra rete, quella ospedaliera che nasce per essere respinta perché non sanno come giustificare le strumentalizzazioni e le promesse della recente campagna elettorale”, così il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.

Secondo l’ex assessore si punta solo a prendere tempo, nel mentre il programma operativo sostiene la diminuzione dei ricoveri e l’emergenza delle patologie croniche, la rete ospedaliera precede a parole ma senza tabelle (difficili da redigere), prevede nuovi reparti aggiuntivi senza riconvertire nulla, con il rischio di cronicizzare problematiche su cui da mesi l’esecutivo di centrodestra non interviene: “Il timore concreto, molto concreto – riprende Paolucci –  è che con un gioco delle “tre carte”, con i tre Piani che tra di loro non si parlano, tutto resti fatalmente bloccato. In particolar modo investimenti e assunzioni, con un rischio disavanzo sempre più realistico e totalmente legato all’inerzia di un intero anno. Qui invece la logica politica è volta ad accollare tutto al Governo Centrale e ai Ministeri e, a livello regionale, sostenere che l’immobilismo sia conseguenza del passato. La realtà è che le bugie hanno le gambe cortissime. Sia quelle delle strumentalizzazioni dei 5 anni precedenti. Sia le promesse senza senso fatte in campagna elettorale. Bugie e promesse che hanno ingannato gli elettori e, oggi, ingabbiato l’Assessore, che trova difficoltà a raccontare ai suoi che tutti i di più in ogni luogo promessi, magari con quel Salvini che da Sulmona a Giulianova ha indossato le ennesime maglie per catturare consenso, non potranno mai tradursi in realtà. E’ evidente che siamo di fronte a un piano che non ha le gambe per camminare. Intanto questa maggioranza chiarisca qual è il Piano a cui riferirsi. Quello operativo? Quello ospedaliero che nei fatti dice l’opposto? In attesa che facciano una sola scelta si mette a rischio il buon lavoro compiuto in questi anni a vantaggio della comunità. Tutto questo significa solo una cosa, nemmeno più lentezza, si punta alla paralisi e a lasciare irrisolti i veri problemi della sanità, per non prendersi la responsabilità politica di un’azione inefficace e attribuendo così le conseguenze ai no governativi ricevuti sul campo o che presumibilmente riceveranno”.

Nessuna specifica sui tempi di attuazione del Piano: “Sebbene parta da intuizioni che noi abbiamo costruito in cinque anni, durante i quali abbiamo fatto uscire la sanità dal commissariamento, per primi in Italia e portato la Regione Abruzzo a un importante avanzamento sui Livelli Essenziali di Assistenza – conclude Paolucci – i piani che tra di loro non si parlano portano la Regione verso orizzonti inattuabili, causando la totale stasi. A causa dell'immobilismo della Regione e della mancata approvazione del Piano sanitario, si rischia concretamente un arretramento sui Lea (vedremo le rilevazioni 2019), scende il numero delle prestazioni chirurgiche , aumenta la mobilità passiva, non si sottoscrivono contratti con tutto il settore privato e restano congelati gli oltre 400 milioni di euro per i nuovi ospedali, che ci sono, e vanno semplicemente amministrati e nonostante i 143 milioni assegnati per cassa dai governi del Partito democratico, a cui si aggiungono i 94 collegati al sisma. Spieghi la Verì come ha intenzione di operare, ma venga a farlo in Consiglio Regionale: questa Regione non è più sotto commissariamento della Sanità, da cui è uscita nell'ottobre 2016. E dunque non nei poteri della giunta poter inviare al Ministero un Piano sanitario, senza il passaggio in Consiglio regionale, come di fatto è avvenuto. È assurdo che nessun consigliere regionale, né di maggioranza, né di minoranza, abbia avuto a disposizione documenti, per poter dare almeno una valutazione, sebbene sia palese anche dalle indiscrezioni sul documento pubblicate dalla stampa che è un libro dei sogni che rischia di trasformarsi in un incubo per gli abruzzesi, l’ennesimo”.

 
Silvio Paolucci
 
 
Capogruppo  Consiliare  del Partito Democratico
Consiglio Regionale dell' Abruzzo