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Saranno fissati la prossima settimana gli imput e le linee guida per la tempestiva nomina delle

Sotto-Commissioni Tecniche che, ciascuna per quanto di sua competenza, cominceranno a

verificare le regole per integrare e accorpare i Servizi essenziali di Pescara, Montesilvano e

Spoltore, destinate a confluire nella ‘Nuova Pescara’, e parliamo della viabilità, della gestione della

raccolta differenziata e della pubblica illuminazione, solo per cominciare. A supervisionare il lavoro

sarà la Commissione Statuto della Nuova Pescara, presieduta da Enzo Fidanza, che,

contemporaneamente, avvierà la redazione dello Statuto della Nuova Pescara e dei Regolamento

destinati a disciplinare la Commissione Statuto e l’Assemblea Costituente. Tutta la procedura avrà

step di verifica chiari e puntuali, come deciso nel corso di un incontro fissato proprio per

puntualizzare il cronoprogramma dei lavori”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Statuto

del Comune di Pescara, Claudio Croce, riavvolgendo le fila del progetto di istituzione della Nuova

Pescara.

Sentiamo da più parti appelli estremamente diversificati, c’è chi interviene per chiedere di fermare

le procedure, chi, al contrario, contesta una presunta lentezza in essere, che in realtà con l’arrivo del

centrodestra alla guida di Regione e Comune di Pescara non c’è più stata - ha detto il Presidente

Croce -. Ci sono piuttosto passaggi burocratici precisi da rispettare in modo rigoroso per arrivare

all’applicazione della legge che oggi, su espressione popolare, ha deciso l’unificazione di tre

Comuni, Pescara, Montesilvano e Spoltore, nella nuova entità territoriale, ovvero la Nuova Pescara,

un processo che abbiamo ereditato all’anno zero. Dopo aver sentito alcuni dei principali

protagonisti e stake holder di tale processo, tra cui il Presidente del Consiglio regionale Sospiri, il

Presidente dell’Associazione ‘La Nuova Pescara’, Marco Camplone, e gli amministratori di

Spoltore e Montesilvano, abbiamo incontrato il neo-eletto Presidente della Commissione Statuto

della Nuova Pescara Fidanza al fine di fissare degli appuntamenti chiave. La prossima settimana

Fidanza riconvocherà la Commissione Statuto da lui presieduta composta dai capigruppo delle tre

municipalità e contestualmente si inizierà a predisporre il Regolamento che andrà a disciplinare la

Commissione stessa e l’Assemblea Costituente, prendendo atto anche della nomina dei

vicepresidenti della Commissione Statuto al fianco di Fidanza, tra cui potremmo registrare anche

delle defezioni visto che il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco avrebbe già preannunciato la

propria volontà di dimettersi dall’incarico rendendo necessaria dunque la sua surroga. Poi

arriveranno gli imput della Costituente per la formazione delle sotto-Commissioni tecniche, previste

dalla legge, che dovranno iniziare subito a lavorare per integrare e uniformare i Servizi essenziali

delle tre città, come la gestione della viabilità, la raccolta differenziata, o anche la riscossione dei

Tributi, interventi che necessariamente richiederanno il supporto e l’affiancamento da parte di

professionisti e tecnici esterni che saranno individuati dalla Commissione e dall’Assemblea

Costituente. Contestualmente la nostra Commissione permanente continuerà la fase del confronto

istituzionale, sicuramente utile per superare quelle perplessità, o anche contrarietà, i dubbi, le

barriere, gli ostacoli che, a questo punto, in presenza di una legge che va semplicemente

ottemperata e applicata, non possono fermare un processo votato democraticamente dai cittadini.

Oggi non possiamo più ragionare con i ‘se’ o i ‘ma’, ma dobbiamo garantire il massimo impegno

per assicurare ai cittadini dei tre territori pari dignità, equità, e zero disagi, ricordando che la legge

non afferma che Pescara andrà a incorporare le altre due città, ma parla di fusione, ovvero a mio

giudizio di costituzione di una nuova città in cui tutte e tre le componenti dovranno partecipare allo

stesso modo, con gli stessi diritti, alla costituzione dello Statuto e dei regolamenti che si andranno a

redigere. Quindi si parte alla pari, Pescara non fagociterà le altre due realtà e per questo la fusione

rappresenta una grande opportunità da non perdere, ma da costruire nel miglior modo possibile,

anche con l’aiuto dei professionisti che andremo a intercettare”.

Pescara, 20.11.2019

Presidente Commissione Statuto

Claudio Croce.

pescara conferenza stampa spaz

 

A sfrattare le Associazioni ospitate nello Spaz dalla sede dell’ex scuola di Villa Fabio non è stato il

sindaco Masci, ma la giunta di sinistra del sindaco Alessandrini. Lo dicono le carte che abbiamo

ritrovato spulciando negli uffici: porta infatti la data del 19 aprile 2019 la lettera firmata dal

Dirigente Marco Molisani e dall’allora responsabile del Servizio, Alessandra Di Zio, con la quale si

è chiesto alla So.Ha e all’Associazione 360° ‘il rilascio immediato dell’immobile e la restituzione

delle chiavi al Servizio Patrimonio’. Poi, il 23 maggio 2019, ovvero 3 giorni prima delle elezioni

amministrative, la stessa giunta ha approvato una delibera di ‘Manifestazione della volontà di

intenti’ di continuare le attività dello Spaz, dimenticando di dire agli uffici di firmare un nuovo

contratto di affitto e, anzi, emanando un bando pubblico per un nuovo affidamento di quegli spazi,

un bando aperto a tutte le Associazioni della città e non solo alla So.Ha o a 360°. Le carte

certificano chiaramente la strumentalizzazione politica da parte del Pd e di tutta la sinistra della

vicenda Spaz, a partire dall’ex assessore alla Cultura Di Iacovo che oggi sale sulle barricate a difesa

di un progetto che, lui stesso, ha cestinato a fine consiliatura, evidentemente non credendo in quella

attività svolta”. Lo hanno detto nel corso di una conferenza stampa il Capogruppo di Forza Italia al

Comune di Pescara Roberto Renzetti e i consiglieri comunali Alessio Di Pasquale e Claudio Croce.

Dopo sei sedute del Consiglio comunale, colpiti e impressionati dall’intensità della protesta portata

avanti dai ragazzi delle due Associazioni che hanno gestito fin qui lo Spaz, abbiamo deciso di

andare a rileggere tutte le carte della vicenda anche per riannodare le fila del discorso e, documenti

alla mano, sono arrivate le sorprese – hanno spiegato il Capogruppo Renzetti con Di Pasquale e

Croce -. La prima è datata 19 aprile 2019, dunque giunta Alessandrini, con cui i due responsabili del

Servizio, Molisani e Di Zio, hanno chiesto ‘l’immediato rilascio e la restituzione delle chiavi dei

locali comunali di Villa Fabio-Via del Circuito, essendo concluse tutte le attività progettuali -‘Lo

Spaz’ e ‘Lo Spaz Contest’ - da fine dello scorso anno’, ovvero fine 2018. Quindi, chiusa la

rendicontazione, la giunta Alessandrini ha evidentemente ritenuto di non prorogare le attività

all’interno dello Spaz e di farsi restituire l’immobile, come del resto suo diritto. Poi il 23 maggio

2019, tre giorni prima delle elezioni amministrative, arriva il piccolo palliativo, ossia la giunta

Alessandrini, vicesindaco Di Iacovo presente, approva una delibera con una ‘Manifestazione di

volontà d’intenti per la concessione dei locali del pian terreno dell’ex scuola di Villa Fabio

all’Associazione Lo Spaz’, ma in realtà non ha mandato avanti le procedure, ovvero non ha dato

mandato agli uffici di procedere con la firma del nuovo contratto di affitto per blindare la situazione

come ci saremmo aspettati. Anzi, nella delibera aggiunge due postille: la prima, articolo 6, scrive

che la concessione dei locali avrebbe avuto decorrenza dalla data di consegna dell’immobile da

formalizzarsi con apposito verbale e consegna delle chiavi, cosa mai avvenuta; all’articolo 9

ribadisce che ‘sarà facoltà dell’Ente riprendere in possesso il locale, qualora lo stesso dovesse

risultare necessario per lo svolgimento di attività istituzionali con un preavviso di 60 giorni a mezzo

lettera raccomandata’. Tradotto: lo sfratto dello Spaz non è partito oggi con l’approvazione del Dup

del centrodestra, ma è partito il 19 aprile 2019, ed è stato voluto dalla giunta Alessandrini che,

evidentemente, non riteneva più opportuni o prorogabili i progetti e forse i ragazzi che oggi

protestano dovrebbero chiedere spiegazioni all’ex sindaco Alessandrini e ai suoi assessori di tale

situazione. E c’è di più, perché la giunta di sinistra – hanno proseguito il Capogruppo Renzetti e i

consiglieri Di Pasquale e Croce – non solo non ha blindato la posizione giuridico-amministrativa

dello Spaz, ma ha anche emanato un bando pubblico per riaffidare gli spazi della scuola di Villa

Fabio, un bando al quale tutte le Associazioni del territorio hanno potuto rispondere, dunque senza

alcuna garanzia per So.Ha e 360°, fermo restando che, come ribadisce la stessa delibera del 23

maggio sempre del sindaco Alessandrini, è facoltà e diritto dell’amministrazione comunale decidere

di rientrare in possesso di quei locali in qualunque momento senza troppe giustificazioni. Ovvero,

bastava mandare allo Spaz una semplice lettera raccomandata per farsi restituire gli spazi, dunque

l’aver voluto rendere pubblica la scelta politica, inserendola nel Dup, è chiaramente un segnale di

trasparenza e democrazia da parte dell’attuale maggioranza. E soprattutto certifica che non c’è

alcuna opposizione pregiudiziale nei confronti dello Spaz da parte del centrodestra, non siamo

contro alcuna Associazione che svolge attività sportive, culturali, di aggregazione, So.Ha. e

l’Associazione 360° potranno senza dubbio partecipare al bando avviato dalla giunta Alessandrini e

candidarsi per avere degli spazi comunali in cui eventualmente svolgere le proprie attività che, tra

tra ottobre 2015 e il 2017 hanno ricevuto contributi per 80mila 200 euro, di cui 50mila per il

Progetto ‘Spaz’, 40mila euro a carico della Regione e 10mila a carico del Comune di Pescara e delle

due Associazioni partner; 30mila 200 euro per ‘Lo Spaz Contest’, di cui 22mila 885 euro sempre a

carico della Regione e circa 7mila euro divisi tra Comune e Associazioni, usufruendo di un

immobile composto da ben 15 aule oltre a un refettorio, per un canone di affitto di appena 145,20

euro mensili, utilizzando poi di fatto appena 3 aule, quindi probabilmente parliamo anche di uno

spazio sovradimensionato rispetto alle reali esigenze delle attività svolte dentro lo Spaz che ne

giustificano una revisione considerando le enormi esigenze del territorio. È logico che una struttura

del genere è più adeguata a ospitare una scuola, o anche tutte le Associazioni di Protezione civile

del territorio creando una Centrale Unica di Intervento, o anche altre Associazioni impegnate nel

progetto ‘Dopodinoi’ come quelle per la Sclerosi Multipla. Che non significa lasciare senza casa lo

Spaz – hanno ribadito il Capogruppo Renzetti e i consiglieri Di Pasquale e Croce – il quale, a sua

volta, può partecipare agli altri bandi comunali per l’assegnazione di nuovi spazi, più adeguati alle

esigenze, peraltro considerando che a oggi le attività sponsorizzate dalla giunta Alessandrini sono

comunque state concluse e rendicontate a fine 2018, quindi quasi un anno fa”.

(Comunicato a firma del Gruppo Consiliare Forza Italia, Pescara.)

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CAMPAGNA PUBBLICITARIA TURISMO, TAGLIERI: “L'ASSESSORE FEBBO NON DÀ RISPOSTE SULL'UTILIZZO DI FOTO CHE NON SONO DELL'ABRUZZO. GLI RICORDO CHE LA NOSTRA TERRA NON HA NULLA DA INVIDIARE A NESSUNO”

In merito alla questione della campagna promozionale realizzata da Regione Abruzzo, il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri ha interpellato l'Assessore al turismo Mauro Febbo riguardo all'utilizzo di foto, in alcuni cartelloni, che non rappresentano la regione. “Ancora una volta l'Assessore non ha fornito una risposta al nostro quesito. La motivazione di utilizzare paesaggi di altre zone d'Italia e del mondo per dare un effetto 'emozionante' al prodotto finale, mi offende non tanto da rappresentante delle istituzioni, ma da abruzzese”.

“La nostra è la Regione verde d'Europa. Abbiamo spiagge bellissime e altopiani stupendi, abbiamo una marea di luoghi mozzafiato, che si prestano a servizi fotografici che nulla hanno da invidiare a nessuna altra parte del mondo. La scusa che anche altre nazioni utilizzino il solito espediente, inserendo immagini di zone diverse dal territorio promosso, non regge. Un modello si copia solamente se è vincente, cosa che non è accaduta in questo caso. Io, come molti abruzzesi, non mi riconosco in quelle immagini, ma evidentemente l'Assessore Febbo e la Giunta hanno preferito, per questa campagna di comunicazione, difendere un modo di agire sbagliato invece di mettere in primo piano unicamente le bellezza della nostra terra”, conclude.