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- Pubblicato: 16 Maggio 2019
Prima e dopo le elezioni regionali la Lega e, in particolare, Fratelli d'Italia, si sono impegnati con grande sforzo e con la presenza di sindaci, onorevoli e amministratori vari, per costituire un gruppo consiliare al comune di Avezzano. Di fatto, per mettere una "bandierina"... Con il lavoro degli altri. Alla Lega ha aderito il consigliere Lamorgese che, però, come abbiamo riferito ieri, indica, come probabile assessore, l'avvocato Presutti (che non ha nulla a che vedere con il partito di Salvini); mentre l'altro consigliere, "corteggiato" dai leghisti (ma di fatto non accettato), Gianni Luccitti, sostiene un uomo di Gerosolimo, Emilio Cipollone. Scenografica farsa per Fratelli d'Italia che, dopo lunghissime trattative (non si sa per che cosa), ha costituito il gruppo con Cosimati, Gentile e Rosa, che ha sottoscritto il sostegno alla nuova, possibile giunta De Angelis. Ieri, 15 maggio, però, il consigliere Gentile, inspiegabilmente, si è dissociato ed ha ritirato l'appoggio al sindaco, mentre la Cosimati (suocera di Gentile), come per i "compari di Popoli" (come se nulla fosse accaduto), è rimasta sulla poltrona di presidente del consiglio comunale anche se farebbe bene, per coerenza politica, a dimettersi. Ma c'è di più: nel coacerbo del partito della Meloni, ad Avezzano, sembrerebbe che ognuno possa partecipare alle trattative tanto è che, negli ultimi incontri, pare si siano intrufolati "personaggi" che non avrebbero alcun titolo provocando, così, il malumore dei vertici del partito. Insomma, il "caos istituzionale" è sempre più dilagante, a discapito, come sempre, dei cittadini avezzanesi.