Cultura

violenza donne

Sono aperte le iscrizioni per gli stage di autodifesa personale femminile organizzati dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo in collaborazione con il Centro antiviolenza “La Fenice”. Gli appuntamenti, ciascuno di mezza giornata, saranno due: uno il prossimo 18 settembre al Palacastrum di Giulianova e uno a Teramo, il 24 settembre, presso la palestra della “Casa dello sport” a Via Taraschi. L’iniziativa rivolta alle donne e alle ragazze della provincia di Teramo con età superiore ai 14 anni. «L’obiettivo degli stage è quello di fornire alle partecipanti le informazioni utili a gestire le situazioni di pericolo di cui le donne possono essere vittime e di dotarle delle basi per potersi difendere dalle aggressioni e dagli episodi di stalking, purtroppo ultimamente così numerosi».

san benedetto santasabina

Tanti i presenti della classe '56 di S. Benedetto dei Marsi alla festa organizzata per il 21/08/2016, in onore di chi appartiene a quell'anno. Clou dell'evento una gita nella splendida cittadina di Campli. Il gruppo è partito alle 07:00. Alla volta di Campli, c'è stata una sorta di benedizione, laddove il parroco ha condotto i signori della classe '56 di san Benedetto dei Marsi, nella cripta della chiesa affrescata da un discepolo di Giotto e dove è custodita l'icona della madonna.

avezzanosisma

Il professore Francesco Stoppa, ordinario di vulcanologia alla “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ricorda, partendo dall’analisi del sisma della notte scorsa che la popolazione umbro marchigiana, è abituata a convivere con i movimenti della terra, in relazione ad un’Italia terra altamente tellurica, nonché attraversata da faglie estremamente pericolose. Secondo Stoppa non vi è differenza tra i movimenti, ondulatori o sussultori che siano e, ogni terremoto ha una sua storia; come quello del 6 aprile del 2009 che ha segnato la vita di tanti aquilani, o quello marsicano del 1915, nell’analisi scientifica del professore della d’Annunzio emerge l’importanza del sottosuolo sul quale sono nate e cresciute le città abruzzesi principali. "Una magnitudo 6 – dice il professore - sotto Chieti, che poi in superficie corrisponde al 9, causerebbe una catastrofe in termini di perdite di vite umane. Pescara, invece, che ha meno pericolosità sismica deve comunque fare i conti con un terreno paludoso e sabbioso che certamente non è l’ideale per costruire come è stato fatto negli ultimi decenni”. Ogni caso è un caso a se'. Ogni città andrebbe indagata orogeneticamente, dunque, prima di effettuare qualsiasi piano che ne regoli l'urbanistica e la costruttività. Un'abitazione può durare secoli e la terra, sotto, intanto, si muove. Soprattutto in Abruzzo.

(Sopra: terremoto di Avezzano - 13.01.1915.)