Cronaca

 

avezzano tribunale 271213 rep 03

AVEZZANO: 63ENNE A PROCESSO

– Un 63enne residente a Scurcola Marsicana dovrà comparire, il 28 gennaio 2025, davanti al giudice del tribunale di Avezzano con l’accusa di aver
abbandonato rifiuti speciali in una vasta area di Antrosano. L’uomo era gia'stato denunciato, nell’agosto del 2022, dagli uomini della Polizia Locale della
Marsica.Gli agenti,che avevano rinvenuto nell’area, che si trova vicino al cimitero, dei rifiuti di diversa tipologia tra cui autoveicoli dismessi, parti
di automezzi, apparecchiature elettroniche e suppellettili, nonché materiali di varia natura e diversa provenienza.Il 62enne aveva occupato abusivamente
un terreno di proprietá del Comune di Avezzano sul quale erano stati realizzati anche degli immobili.

droga

AVEZZANO: SI DROGANO IN PIENO GIORNO,RESIDENTI SCIOCCATI

- Il violento scippatore che ha aggredito una donna davanti al supermercato Maxi Tigre, ripreso in un video mentre fa uso di droga. La scena immortalata in
un filmato sembra proprio fotografare tale situazione. Si vede infatti l’uomo, che indossa un giubbino giallo, armeggiare con qualcosa che sembra droga, in
un parco tristemente famoso per essere frequentato da tossicodipendenti. Nel parco di via Parri, vicino all’Istituto Tecnico Industriale, c’è la presenza
costante di persone che si dedicano all’uso di stupefacenti. Nonostante si tratti di un’area verde frequentata anche da famiglie e studenti.
“È una situazione inaccettabile”, hanno spiegato i residenti, “qui si drogano a ogni ora del giorno, senza preoccuparsi di niente. Siamo veramente scioccati”
La situazione è stata portata all’attenzione pubblica grazie a un video girato con il telefonino da un passante. Nel filmato, condiviso sui social media,
si nota chiaramente un individuo che sembra stia facendo uso di droga. Ma ciò che ha destato maggiore clamore è che l’uomo ripreso sembra lo stesso
coinvolto nel violento scippo avvenuto davanti al supermercato.

sulmona tribunale

SULMONA: GENITORI CONDANNATI

- Genitori condannati a tre anni e mezzo di reclusione (pena sospesa) perché hanno lasciato i tre figli piccoli (3, 5 e 6 anni) senza mangiare. E' la
condanna inflitta alla coppia con l'accusa principale di maltrattamenti in famiglia. Malgrado padre e madre si siano difesi anteponendo lo stato di povertà
e smentendo di aver trascurato i figli.Tutto era iniziato tre anni fa quando il Tribunale per i minorenni dell’Aquila,sulla scorta delle segnalazioni
arrivate dagli assistenti sociali e dalla rete scolastica, aveva adottato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare a carico dei due genitori,
disponendo inoltre di trasferire i minori in una struttura protetta. Agli imputati era stata anche sospesa la responsabilità genitoriale.