Cronaca

cane cappotto

Cane multato poiché privo dei documenti. E' accaduto alla sua padrona, una signora avezzanese. Due agenti della polizia locale l'hanno fermata per controllare se avesse con se' i sacchetti per le deiezioni e poi le hanno chiesto i documenti, che in quel momento non aveva; ma subito ha chiarito che il cane ha il microchip e quindi in poco tempo si può risalire ai suoi dati. Gli agenti, però, sono senza il lettore, che non è in dotazione al corpo di polizia locale e per questo hanno dovuto emettere un verbale nei confronti della padrona del cane. Non è il primo episodio che accade. Già altri proprietari di cani sono stati costretti a presentare al comando della polizia locale i documenti dei loro amici perché gli agenti che li avevano fermati sono privi del lettore dei microchip. Ricordiamo che al Comune di Avezzano c'è un'anagrafe dove sono registrati tutti i cani. Intanto, in tema di "deiezioni abbandonate", in corso della Libertà, ad Avezzano, i commercianti hanno esposto in vetrina cartelli con i quali si invitano i padroni a prelevare i "ricordi" di fido davanti ai negozi del centro.

mastrostefano roberto

Sul caso neurochirurgia di Avezzano interviene il dottor Roberto Mastrostefano (nella foto) fulcro, di quella importante unità operativa, insieme con il professor Maurizio Fontana. Su Facebook, Mastrostefano evidenzia alcune problematiche connesse alla chiusura. “La morte della neurochirurgia marsicana”, afferma, “è stata decretata nel 2010 quando, da solo contro tutti, ho tentato inutilmente di impedire che l’Unità operativa complessa di Avezzano venisse declassata ad Unità semplice. Ciò ha comportato la soppressione del posto di ruolo di Primario”. Secondo Mastrostefano, era chiaro che in tal modo sarebbe stato più difficile trovare professionisti disposti a rinunciare alla propria carriera prestando servizio ad Avezzano “con la prospettiva di dover fare da sportello periferico dell’Aquila e di non poter mai diventare primario”. “Si è ripetuto nella Marsica lo stesso refrain che anni prima aveva caratterizzato la pessima esperienza pescarese”, ha scritto, ed è testuale, Mastrostefano.

corse cavalli via trara

Via Trara, anche questa domenica, è stata teatro delle corse clandestine, con tipico allestimento a corollario di poveri equini per le redini e auto al seguito più lente che a un funerale. Via Trara e non solo, anche le strade che vi si intersecano e che danno luogo al tracciato stradale del nucleo industriale di Avezzano. Il fenomeno è datato, dura da anni ed è, senza alcun dubbio, neanche a dirlo, illegale; ma, nonostante le autorità preposte siano state, a riguardo, tirate in ballo più volte, nessuno delle forze dell'ordine è mai presente a questo triste teatro delle corse clandestine, nessuno è mai sul posto a bloccare le corse clandestine. Neanche quest'ultima domenica.