Cultura

montesilvano foto aerea

Giovedì 28 novembre alle 11,00 nella Sala consiliare del Comune
di Montesilvano, si svolgerà la presentazione di “Quant’è bell
Montesilvan”, il calendario della Montesilvanesità 2020, con storie e
immagini che appartengono alla città.

Intervengono: il vice sindaco Paolo Cilli, il consigliere comunale delegato
alla Ricognizione e opere in corso dell’Edilizia scolastica Lino Ruggero,
l’ideatore Sergio Agostinone e il presidente della Bcc Cappelle sul Tavo
Samuele Borgia.

s g teatino due

"In memoria di Jennifer Sterlecchini vittima di femminicidio". 
E'scritto sulla targa che il Sindaco Luciano Marinucci e la madre di 
Jennifer Fabiola Bacci, hanno affisso sulla panchina rossa nel Parco 
120 Alberi. Alla cerimonia, questa mattina, sono intervenuti anche il 
fratello e la nonna di Jennifer, Jonathan e Melina, il Vicesindaco 
Giorgio Di Clemente, gli assessori alla cultura, Simona Cinosi, e 
politiche sociali Ezio Chiacchiaretta, Francesco Longobardi, referente 
del Progetto Medea che in Comune gestisce lo sportello antiviolenza e 
Alessia Natali dell'associazione Penelope.
"La violenza di genere è un fenomeno insopportabile e senza 
giustificazioni. La panchina che i ragazzi dell'Azione Cattolica hanno 
colorato di rosso nel parco 120 alberi, sabato scorso, - ha dichiarato 
il Sindaco Marinucci - vuole ricordare la morte di Jennifer 
Sterlecchini, a pochi giorni dal tragico anniversario. Jennifer, il 2 
dicembre 2016 fu uccisa dalla persona che amava, e della quale si 
fidava. Sedersi su questa panchina vuole essere un invito a fermarsi e 
riflettere. Vuole essere un invito contro la violenza, particolarmente 
quella di genere. I bambini che giocano nel nostro parco noteranno 
questa panchina rossa e chiederanno ai genitori chi fosse Jennifer. La 
storia che sarà loro raccontata non sarà solo memoria, ma anche 
l'insegnamento che qualsiasi violenza è ingiusta".
"La vita di Jennifer è stata bella, piena di amore entusiasmo, voglia 
di vivere - ha ricordato la mamma Fabiola Bacci - a tre anni di 
distanza il vuoto lasciato nelle nostre di vite è insostenibile. E' 
questa sensazione che vorrei ricordasse a tutti questa panchina, 
perchè, in futuro, non ci siano più panchine rosse da inaugurare".