Politica

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Dopo i festeggiamenti per la vittoria del sindaco De Angelis (con una maggioranza che tra non molto potrebbe non esserci più), cominciano le vere difficoltà per il nuovo primo cittadino, adesso in merito alla costituzione della giunta, mentre resta telecomandato da Piccone, Tedeschi, Gerosolimo (quest'ultimo in un'intervista di oggi spara a zero su Forza Italia, che ha avuto un grande successo e che, però, è un ostacolo per le mire dell'assessore peligno). Ad Iride Cosimati, la più votata, è stato offerto un assessorato ma lei, giustamente, gradirebbe la presidenza del consiglio; nelle intenzioni della "Triade" (Piccone – Tedeschi – Gerosolimo), ci sarebbe invece il depotenziamento di Cosimati la quale, non avendo un partito a sostenerla, accettando l'assessorato, sarebbe sotto ricatto continuamente; stesso discorso per il consigliere Giancarlo Cipollone (anch'egli molto votato), al quale, pure, sembra sia stato offerto un assessorato.

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I cittadini di Avezzano, così come previsto per legge, hanno votato sia per il nuovo sindaco che per il nuovo consiglio comunale (ossia due votazioni distinte – voto disgiunto) e, per eleggere il sindaco è stato necessario il ballottaggio (adempimento non previsto per i comuni con meno di 15 mila abitanti), mentre, per il consiglio comunale, la coalizione di Di Pangrazio ha ottenuto il 51,60%. Il ministero degli interni ha attribuito 13 consiglieri, alla coalizione di Di Pangrazio, 9 a quella di De Angelis, uno al Movimento 5 Stelle, uno a Casciere. Invece, con incredulità, si è rimasti sbalorditi nell'apprendere che, la commissione elettorale, presieduta da Eugenio Forgillo, ha ribaltato il risultato, previsto come da legge, confermato dal ministero, attribuendo oltre la maggioranza dei seggi (15), a De Angelis e tale decisione sarebbe stata assunta per consentire (questa la giustificazione addotta), la governabilità della città. Ciò, tradotto, in realtà, significa: "il voto degli avezzanesi non vale nulla". In questo stesso periodo, nella città di Maddaloni (CE), dove si è verificata la medesima problematica elettorale, il caso è stato risolto diversamente, con l'intervento del ministero. Adesso, ad Avezzano, si profila una serie di fondati ricorsi, il che potrebbe significare che sei consiglieri su 15 sono in procinto di fare le valigie.