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- Pubblicato: 25 Agosto 2020
In questi ultimi anni, alcuni "personaggi" nazionali, regionali e locali, hanno scelto, a contrassegnare la loro scesa in campo elettorale, il "civismo" che, come si è dimostrato, è indispensabile per i piccoli comuni mentre, per i centri con più di 15 mila abitanti (in questa tornata elettorale, in Abruzzo, Chieti ed Avezzano), la presenza di liste civiche ha denotato, spesso, una sorta di agevolazione a personalismi che hanno condotto (com'è successo ad Avezzano), allo scioglimento dell'ultima amministrazione, decaduta con la sfiducia al sindaco De Angelis, nel 2019. Infatti, il commissariamento del comune di Avezzano si è tradotto in un danno enorme per la città e, ci auguriamo che, dopo le elezioni del 20 e 21 settembre, ad amministrare il Capoluogo della Marsica prevalgano i partiti, che garantiscono sempre un punto di riferimento, indispensabile per una amministrazione stabile (e non "a ricatto" di singoli consiglieri, eletti nelle liste civiche). Soprattutto, cosa estremamente importante, quando i partiti governano, c'è la garanzia del collegamento tra province, regioni e governo centrale. In questa tornata elettorale, ad Avezzano, i partiti scesi in campo, riconoscibili a livello nazionale, sono la Lega, FdI, Cambiamo, UDC, PD, e FI, mentre proliferano le liste civiche (molte con scarso peso elettorale), la cui presenza è stata altamente negativa per le ultime due amministrazioni.