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IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DEL RIUSO “CRIC” IN VIA NILO

Il Consiglio comunale, questa mattina, ha approvato a unanimità la delibera sul regolamento per la gestione del Centro del riuso di Montesilvano, denominato “Cric di via Nilo”, che avrà lo scopo di favorire, con altre strutture similari, l’organizzazione di una Filiera regionale del Riuso, articolata ed interconnessa con la rete dei Centri di raccolta comunali ed intercomunali dei rifiuti urbani ed assimilati. Il CRIC è costituito da locali e aree coperte, presidiato ed allestito, dove si svolge unicamente attività di consegna e prelievo di beni usati ancora utilizzabili e non inseriti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati.

“La città si dota di un regolamento sul funzionamento del Centro del riuso – spiega il vice sindaco con delega all’Igniene urbana Paolo Cilli -, la cui apertura, a causa dell’emeregenza sanitaria, slitterà a settembre. Dopo la fase di progettazione e realizzazione si conclude oggi l’ultima fase, dell’assegnazione della struttura, grazie anche a un precedente finanziamento della Regione Abruzzo. Con l’attivazione del CRIC verrà sviluppata la prevenzione della produzione dei rifiuti, contrastando la cultura dell’usa e getta, si sosterrà la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale. Si favorirà inoltre la promozione del reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento e smaltimento, consolidare il concetto di Economia Circolare del rifiuto e concorrere alla corretta gestazione del programma Rifiuti Zero. Nel CRIC sono accettati i beni di consumo ancora in buono stato (anche dal punto di vista igienico) e funzionanti, che possono essere efficacemente rutilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie”.

Montesilvano, 26 Maggio 2020

paolucci silvio due

Regolamento di conti all'interno della maggioranza di centrodestra in Consiglio Regionale, andata sotto oggi pomeriggio in Aula nel corso della votazione del Garante per l’infanzia facendo così saltare la nomina.

Nonostante avesse i numeri per eleggerlo, non è avvenuto in nessuna delle votazioni utili, un disaccordo da cui è emerso un segnale chiaro di tensione, già serpeggiante anche nelle fasi di costruzione e approvazione della legge regionale denominata “Cura Abruzzo 2”.

L'unico collante che finora sembrava tenere unita la maggioranza, le nomine, sembra invece rappresentare nelle ultime ore un vero incubo per Marsilio ed i suoi, che sulla designazione del Presidente dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, espressione del Gruppo Lega, raccoglie appena 12 voti.

Spaccatura nella spaccatura sembra essere avvenuta all'interno del Gruppo di Forza Italia, dove il Consigliere Daniele D'Amario (Capogruppo FI), incassata la sconfitta sulla nomina del Garante per l'Infanzia, abbandona l'Aula lasciando la maggioranza appena ad un filo sul numero legale che il suo collega Umberto D’Annuntiis, sempre di Forza Italia, ha mantenuto per assicurare la validità della votazione cara alla Lega sull'IZS di Teramo.

Mentre gli abruzzesi attendono ancora i soldi della Cassa integrazione e gli imprenditori segnalano malfunzionamenti per inviare le istanze sul bando "Aiuta Impresa", la coalizione che sostiene la Giunta lenta che rallenta l'Abruzzo mette in scena uno spettacolo imbarazzante a colpi di veti incrociati sulle nomine che sembrano non tener conto del difficile momento che i cittadini abruzzesi stanno vivendo fuori dalle mura del Palazzo dell'Emiciclo.

 
Silvio Paolucci
 
 
Capogruppo  Consiliare  del Partito Democratico
Consiglio Regionale dell' Abruzzo