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CIG IN DEROGA, MARCOZZI: “ABRUZZO IN FONDO ALLA CLASSIFICA DEI PAGAMENTI PER LA LENTEZZA DELLA GIUNTA DI CENTRODESTRA. MARSILIO SPIEGHI A MIGLIAIA DI LAVORATORI ABRUZZESI PERCHÉ NON HANNO ANCORA RICEVUTO GLI AIUTI"

“Come avevamo già detto più volte nelle settimane passate, il ritardo che Regione Abruzzo ha accumulato nelle prime settimane per far partire la macchina burocratica della Cassa Integrazione in Deroga per intervenire sull'emergenza Coronavirus, non sarebbe mai stato recuperato per tempo. La lentezza con cui la Giunta Lega-FDI-FI si è organizzata per poter consentire alle aziende di effettuare la richiesta telematica, istituendo un'apposita piattaforma, ha messo l'Abruzzo al terzultimo posto nella classifica delle Regioni con più procedure liquidate dall'Inps. Il risultato finale è che a causa dell'inerzia della Giunta Marsilio ancora oggi, a quasi due mesi dallo scoppio dell'emergenza sanitaria ed economica, con la Fase 2 appena iniziata, abbiamo migliaia di lavoratori che non hanno ancora ricevuto nessun tipo di ristoro neanche per il mese di marzo”.

Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Mentre il Governo nazionale stanziava i fondi per finanziare la Cassa Integrazione in Deroga, affinché si intervenisse subito a tamponare l'emorragia lavorativa provocata dal Covid-19, Regione Abruzzo ha perso tempo. Così per settimane la maggioranza di centro destra, al posto di lavorare a testa bassa sull’erogazione dei fondi, ha continuato a cercare colpevoli e scaricare ad altri responsabilità in capo esclusivamente alla Giunta”.

“Credo che, arrivati a questo punto, sia il momento che il Presidente Marsilio e l'Assessore Fioretti, che doveva occuparsi per tempo del procedimento della CIG in Deroga, smettano di scappare dalle proprie responsabilità davanti ai lavoratori abruzzesi, ancora in attesa di ricevere i bonifici, e alle loro famiglie. Invito il Presidente a fare tutte le valutazioni del caso e ad agire di conseguenza, valutando qualsiasi tipo di soluzione possibile in proprio possesso. Per la Cassa Integrazione in Deroga è inutile cercare colpevoli che non esistono fuori dalle istituzioni regionali", conclude.

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SANITÀ MARSICANA : POLEMICA STRUMENTALE SENZA SOSTEGNO DI DATI

In seguito alle perpetrate polemiche sulla gestione della sanità marsicana intervengono per fare chiarezza il consigliere regionale Simone Angelosante e il commissario provinciale Lega-Salvini Premier Tiziano Genovesi . “Non c’è nessun sovraccarico di lavoro negli ospedali dell'Aquila ed di Avezzano, che anzi sono pressoché vuoti,” serrano i due “così come non c’è alcuna emergenza sanitaria in provincia dell’Aquila. Quella a cui assistiamo in questi giorni non è altro che una polemica strumentale senza sostegno di dati.”
“È inoltre fuorviante parlare di sindaci marsicani perché si tratta di 6 sindaci a fronte dei 37 dell'intero territorio, di una certa parte politica e dell’ex Assessore Paolucci che è stato l’artefice dei tagli di funzionamento dei due ospedali minori della Marsica” continuano, “l’attuale governo regionale ha trovato l’assetto di questi ospedali in eredità dalla gestione Paolucci/PD. È paradossale che chi ha gestito la sanità fino a ieri oggi si erga a paladino di queste realtà. Per ciò che riguarda poi la sospensione dei servizi di primo soccorso si è trattato di una scelta logica visto il caso di Pescina dove stava nascendo un focolaio COVID. Tale scelta provvisoria ha garantito lo spegnimento di focolai che avrebbero compromesso il sistema sanitario marsicano, che invece ha retto benissimo.”
“Ad oggi ad Avezzano non vi sono pazienti COVID positivi ed ormai da 15 giorni non ci sono nuovi contagi in Marsica e nella Provincia dell’Aquila. Se la situazione dei contagi resta buona si valuterà la riapertura delle postazioni di primo intervento di Pescina e Tagliacozzo, tenendo in considerazione che i medici che prima erano in servizio in tali postazioni attualmente sono dislocati ad Avezzano anche per garantire percorso COVID attivato. Prendiamo atto invece” concludono, “che i Sindaci di appannaggio di centrosinistra si oppongono all’utilizzo delle strutture ospedaliere quali lungodegenze per il totale recupero di quei pazienti guariti e non più contagiosi che hanno bisogno di ulteriori cure per altre patologie per il totale recupero della salute.”